Brescia, 12 settembre 2014 - 6 aprile 2015

Una grande mostra in tre episodi Dedicata alla grazia rinascimentale

Una grande mostra in tre episodi Dedicata alla grazia rinascimentale
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Dal 12 settembre 2014 al 6 aprile 2015, Brescia ospiterà un’esposizione in tre episodi dedicata al Rinascimento italiano. Un countdown di qualche mese, prima della riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo. La mostra si fregia della “partecipazione” di quattro grandi artisti: Giorgione, Savoldo, Fra Bartolomeo e Raffaello.

Il percorso verso la riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo. Con RINASCIMENTO si avvia l’ultima fase del percorso che porterà alla riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo, chiusa per restauri dal 2009 e coinvolta in una serie di altalenanti vicende che ricordano quelle della bergamasca Accademia Carrara. Anche in questo caso, come omaggio e testimonianza delle celebrazioni, è stato ideato un logo che accompagnerà tutti i progetti della Fondazione Brescia Musei fino al 2018.

Durante gli anni di chiusura del museo bresciano molte sono state le opere circolate in mostre temporanee e, parallelamente, i curatori hanno dato il via alla raccolta del materiale necessario a realizzare il catalogo generale dei dipinti del museo, circa 850 opere dal Duecento al Settecento. La Pinacoteca, nata grazie al lascito del conte Paolo Tosio, rappresenta una delle testimonianze più interessanti del collezionismo lombardo e si è arricchita, nel tempo, con le opere provenienti dalla città, da chiese e palazzi, donazioni e acquisti.

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Tre mostre per riscoprire il rinascimento e i suoi legami con Brescia. Tre piccole e preziose mostre-studio allestiste nelle sale del Museo di Santa Giulia affiancheranno le opere della Pinacoteca Tosio Martinengo con i capolavori prestati da musei italiani ed europei, tra cui la Galleria Borghese, la National Gallery di Londra, il Museo Nazionale di Capodimonte e il Palais des Beaux Arts di Lille. Un’attenzione particolare sarà riservata al supporto tecnologico e alla compagine didattica. Monitor touch screen nelle sale e una serie di e-book per completare il progetto editoriale cartaceo.

Giorgione e Savoldo, note di un ritratto amoroso. La prima tappa permette di ammirare il doppio ritratto di Giorgione prestato dal Palazzo Venezia di Roma, in un dialogo d’eccezione con due opere di Savoldo: il Ritratto di giovane con flauto della Unicredit Art Collection (in deposito presso la Pinacoteca Tosio Martinengo) e la Figura di giovane dalla Galleria Borghese di Roma. La mostra, aperta fino al 9 novembre, pone l’accento sul tema dell’iconografia del “giovane malinconico” e del ritratto amoroso che si intreccia, in forme mediate dalla componente musicale, con le opere di Giovan Girolamo Savoldo, anch’egli a Venezia e evidentemente influenzato dal grande Giorgione. Databile al 1525 circa, il suo Giovane con flauto (che le ricerche hanno appurato essere appartenuto nel Seicento al Cardinale Richelieu, una delle principali e più curiose scoperte che questa mostra consegna al pubblico) si rapporta a sua volta alla moda del ritratto allegorico di tema musicale; non va dimenticato che sia il flauto che il liuto sono strumenti associati a Venere, e quindi assai confacenti al lirismo affettivo di questo filone pittorico.

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Giorgione - Doppioritratto

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Savoldo - Figura di giovane

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Fra Bartolomeo - Madonna con Bambino e San Giuseppe

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Mariotto Albertinelli - Sacra Famiglia con San Giovannino

Fra Bartolomeo, Sacra famiglia a modello. Il tempo tecnico di riallestire e già dal 20 novembre (fino al 18 gennaio 2015) ci sarà la seconda edizione del percorso. Questa volta il protagonista sarà Fra Bartolomeo, maestro del Rinascimento fiorentino, con La Vergine che adora il Bambino con San Giuseppe, capolavoro che per la prima volta lascia la National Gallery di Londra. Il confronto con opere dello stesso periodo provenienti dalla Pinacoteca Tosio Martinengo e dalla Galleria Borghese di Roma andrà a sottolineare il ruolo di primissimo piano che il frate domenicano esercitò nella pittura rinascimentale.

Raffaello. Opera prima. Si chiude in bellezza, dal 29 gennaio al 6 aprile, con il maestro dei maestri, lo straordinario Raffaello. L’esposizione offrirà l’occasione di ammirare la sua celebre opera prima, la Pala Baronci. L’Angelo della Pinacoteca verrà affiancato ad altre tre opere del maestro: il Padre Eterno e la Madonna del Museo Nazionale di Capodimonte e un magnifico disegno: lo Studio per la pala di San Nicola da Tolentino conservato al Palais des Beaux Arts di Lille.

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Raffaello - Angelo

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Andrea Previtali - Busto di Cristo

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Bernardino di Bosio Zaganelli - Madonna con il bambino

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Ludovico Mazzolino - Noli me tangere

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Maestro di Sant'Ambrogio - San Giorgio

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Paolo da Caylina - Il giovane - Presepe in gloria

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Paolo Veneziano - San Giovanni Battista

Come per la Carrara, capolavori in restauro. Ad accompagnare questo lungo e importante progetto espositivo sono stati previsti una serie notevole di eventi. Uno di questi, intitolato Svelare l’Arte, intende riproporre le scoperte e lo stupore suscitati dai restauri dei dipinti che faranno parte del nuovo allestimento della Pinacoteca Tosio Martinengo. Svelare l’arte (inaugurata anch’essa il 12 settembre ed esposta fino all’11 gennaio) mostra 29 dipinti, alcuni dei quali mai esposti al pubblico, che sono stati recentemente oggetto di un’importante campagna di restauro. Similarmente alla mostra Riscoprire la Carrara, il percorso espositivo si avvale di pannelli interattivi che permettono di indagare a fondo le opere, confrontando le immagini pre e post restauro, analizzando le nuove proposte attributive e ricostruendo le vicende storiche dei lavori provenienti dalla città e dal territorio. La mostra preannuncia l’imminente pubblicazione della seconda parte del catalogo generale della Pinacoteca, che sarà presentato al pubblico entro l’autunno 2014.

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