Fuga dall'Iraq al Baltico

Su il sipario della stagione di prosa Che ha fatto il pieno di abbonamenti

Su il sipario della stagione di prosa Che ha fatto il pieno di abbonamenti
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La stagione di prosa della Fondazione Donizetti, in trasferta al Creberg a causa della chiusura per ristrutturazione del teatro cittadino, gode di ottima salute. A pochi giorni dall’inaugurazione, gli abbonamenti hanno raggiunto quota 3.600 (suddivisi su quattro serate, dal giovedì alla domenica), con un incremento del 14% rispetto alla precedente stagione. Un bel segnale per la prima apertura di sipario del 2018/2019: da giovedì 15 a domenica 18 novembre (ore 20.30, domenica ore 15,30) va in scena “Occident Express”, con un’intensa Ottavia Piccolo nel ruolo di Haifa, una donna irachena in fuga dalla violenza con la sua piccola nipotina. Lo spettacolo, scritto da Stefano Massini (noto anche per gli inserti narrativi all’interno di “Piazza Pulita” su La7), si avvale delle musiche, eseguite dal vivo, scritte dal compositore Enrico Fink. In scena, accanto all’attrice, i componenti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, ensemble che da più di dieci anni riunisce musicisti di ogni provenienza e età: Gianni Micheli (clarinetti e fisarmonica), Massimo Ferri (oud, cümbüs, bouzouki, chitarra), Luca Roccia Baldini (basso e contrabbasso), Mariel Tahiraj (violino), Leidy Natalia Orozco (viola), Maria Clara Verdelli (violoncello), Massimiliano Dragoni (salterio e percussioni) e lo stesso Enrico Fink (flauto).

 

 

Lo spettacolo ripercorre una terribile fuga per la sopravvivenza, l’istantanea su un inferno a cielo aperto. Ma soprattutto è una storia vera, un piccolo pezzo di vita vissuta che compone il grande mosaico dell’umanità in cammino. Qualsiasi rappresentazione, una, dieci, cento, mille rappresentazioni non basterebbero per raccontare l’orrore di quel percorso: la rotta balcanica per uscire dall’apnea dello sgomento. Eppure, attraverso la poesia del teatro, Ottavia Piccolo rende possibile l’immedesimazione in ciò che è impossibile da comprendere realmente, perché l’orrore rappresentato non potrà mai essere come l’orrore vissuto.

Chi è Massini. Stefano Massini – drammaturgo di fama internazionale, Premio Ubu 2015 per “Lehman Trilogy” e autore delle più recenti produzioni del Teatro Stabile dell’Umbria, “7 minuti” e “L’ora di ricevimento” – ha conosciuto la vicenda di Haifa Ghemal nel 2016,quando un importante quotidiano europeo gli ha commissionato un pezzo sul tema. Dopo aver raccontato l’agghiacciante e formidabile vicenda in un articolo, l’ha trasferita in teatro «trattando la realtà dei fatti come un terreno fertile – spiega – da cui far sorgere la pianta verde di un’epica moderna… Il viaggio di Haifa si aggiunge a quella lista di miti davanti a cui ogni Omero chinerebbe la testa: sono leggende già pronte; impossibile non dargli forma scritta». «La musica – aggiunge Enrico Fink – contribuisce a raccontare i mille luoghi attraversati dalla protagonista nel suo viaggio; la fantasmagoria di ambienti, climi, spazi diversi, il mosaico delle città europee contemporanee, poste di fronte alla sfida delle identità, delle culture, delle differenze». «“Rimandiamoli a casa loro”, “aiutiamoli nel loro paese”, “che ci vengono a fare qui?”. Per rispondere a chi fa affermazioni del genere, voglio raccontare questa storia. Mi aiuta a non voltare la testa dall'altra parte. Mi metto in cammino con Haifa e dopo non sarò più la stessa», chiosa Ottavia Piccolo.

L'incontro. Per venerdì 16 novembre, nel Foyer del Creberg Teatro (ore 18), è previsto un incontro dal titolo “Dall’Oriente Biblico all’Occident Express”, dialogo-narrazione con inserti musicali a partire dal volume “Il grande racconto della Bibbia di Piero Stefani”. Saranno presenti Ottavia Piccolo, Piero Stefani e Enrico Fink. L’incontro è organizzato in collaborazione con Effetto Bibbia.

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