«Un tempo eravamo un paese importante»

Ponte dice addio alla cartolaia Clelia

Ponte dice addio alla cartolaia Clelia
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In via Garibaldi, a pochi passi dal palazzo comunale e da una vista mozzafiato che dà su un fiume Brembo color verde smeraldo, c'è una piccola bottega in cui generazioni di studenti hanno acquistato il loro primo corredo scolastico. Stiamo parlando della cartoleria Clelia, un negozio storico che ogni pontesampietrino doc ha nel cuore. A gestirlo con passione e dedizione è la signora Vincenzina Mangili. Lo fa da trent'anni ormai. Adesso, però, ha deciso che è giunto il momento di andare in pensione. Da qualche giorno la sua curata vetrina, che mette ancora in bella mostra articoli da regalo, penne delle migliori marche e addirittura salvagenti per il mare, è tappezzata con un enorme cartellone che recita così: «Liquidazione totale per cessata attività. Fuori tutto. Sconti fino al 70 per cento». Una scelta che è stata accolta con grande dispiacere di molti affezionati clienti. Già, perché Vincenzina, con i suoi quaderni colorati, le cartelle alla moda e tutti quei meravigliosi giocattoli, ha saputo accattivarsi la simpatia di migliaia di bambini.

«Ho deciso di chiudere prima di tutto perché ormai devo andare in pensione e poi non ho trovato nessuno che voglia prendere in mano la gestione del mio negozio – spiega la cartolaia – . Ci ho provato a cedere l'attività. Ho chiesto anche alla mia collega, che è più giovane di me, di rilevare il negozio, ma non se la sente. D'altronde non posso darle torto: il paese è spento, è deserto, la gente non viene più nei centri storici che, di conseguenza, muoiono. Ho sempre lavorato in questa via. Quattro anni fa avevo dovuto spostarmi qualche civico più in giù perché i proprietari, che erano molto gentili, avevano dovuto raddoppiare l'affitto e io non potevo sostenere una simile spesa. Così mi sono trasferita di...

 

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