Cronache dell'estate

25 agosto, il giorno in cui in cielo ci sarà un altro record di voli

25 agosto, il giorno in cui in cielo ci sarà un altro record di voli
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Venerdì scorso è un giorno che è passato alla storia. Anche se è destinato a restarci poco. Quel giorno nel mondo si sono levati in volo esattamente 205.468 aerei di aviazione civile. Mai in sole 24 ore se ne erano alzati in cielo altrettanti. E gli esperti assicurano che stando alle previsioni il prossimo 25 agosto quel record dovrebbe essere superato. Il numero è stato reso noto da un sito svedese, Flightradar. Lo stesso sito aveva annunciato meno di un mese fa il superamento della storia barriera dei duecentomila voli giornalieri (era il 29 giugno). Il record precedente risaliva al 24 agosto 2017 con poco più di centonovantamila decolli in un giorno.

Torniamo al fatidico 13 luglio. Quel giorno si è alzato in volo un aereo ogni 0,42 secondi. Quanto al numero di viaggiatori il 13 luglio se ne sono imbarcati 30,5 milioni. Come se mezza Italia salisse a bordo. In proiezione, a questo ritmo, a fine anno saranno 4,1 miliardi i biglietti staccati. Un numero davvero impressionante. Questo affollamento dei cieli ha naturalmente delle controindicazioni: la più scontata sono i ritardi. Un altro sito che controlla il traffico aereo, Flightstats, ha contato domenica scorsa, 15 luglio, ben 27.348 aerei in ritardo, quindi oltre il 15 per cento. Quindi se in questi giorni dovesse capitarvi, da una parte potete capire le ragioni, dall’altra potete consolarvi di non essere i soli sfortunati. Anzi c’è qualcuno a cui va ancora peggio, per via delle 1.851 cancellazioni di voli registrate quello stesso giorno.

In compenso la sicurezza ha raggiunto livelli davvero record. Gli incidenti sono calati del 70 per cento in 10 anni, dal 2008 al 2017. E lo scorso anno non ci sono state vittime nell’aviazione civile: dieci incidenti mortali con settantanove vittime in totale sono tutte relativi a voli cargo. Il 2018 sta andando meno bene, per via dei due aerei precipitati in Russia e in Iran, con 71 e 66 morti rispettivamente. In media ogni istante volano 1.200 aerei sulle nostre teste con a bordo 1,2 milioni di persone. Un affollamento che genera 897 tonnellate di Co2 all’anno. E poi c’è il tema dei consumi. Gli aerei divorano carburante, tanto che la spesa complessiva delle compagnie per rifornire i propri velivoli tocca la bellezza di 188 miliardi l’anno.

Resta da chiedersi come si spiega un simile boom dei voli. I prezzi naturalmente incidono. Oggi il low cost è un fenomeno globale che riguarda rotte sempre più lunghe. Da inizio millennio i prezzi medi si sono dimezzati. Se si è previdenti nel prenotare, si riesce a volare con costi che assomigliano più a quelli di un autobus che a quelli di un aereo. Il low cost è diventato un business per le compagnie che riescono a volare con mezzi sempre pieni. E che hanno a disposizione aerei in cui stipare sempre più persone. Sempre da inizio millennio la larghezza media dei sedili è diminuita di cinque centimetri, mentre la distanza tra le file è diminuita addirittura di tredici centimetri.

E in futuro voleremo ancora di più. Come rivela Ettore Livini in un articolo di analisi pubblicato su Repubblica le due maggiori compagnie costruttrici, Airbus e Boeing, hanno in portafoglio commesse per tredicimila aerei... il record del 13 luglio è destinato a durare poco.

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