Luce in fondo al tunnel

Ciclabile della Val Brembana in sella A luglio in bici da Bergamo a Piazza

Ciclabile della Val Brembana in sella A luglio in bici da Bergamo a Piazza
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Stanno procedendo i lavori per la realizzazione della pista ciclabile della Val Brembana, la connessione tra Almè e Zogno lunga circa 8 chilometri che si snoda lungo l’ex sedime ferroviario con l’obiettivo di riqualificare la zona e di mettere in collegamento le ciclabili esistenti nel Parco dei Colli, la ciclabile che da nord di Zogno arriva fino a Piazza Brembana, quella di Clanezzo e quella in previsione della Val Brembilla. Dopo l’apertura lo scorso ottobre del tratto tra la stazione di Sombreno (Almè) e la stazione di Villa d’Almè, al momento sono in corso i lavori di: formazione del sottopasso in corrispondenza dello svincolo per Bergamo della ex SS 470 a Sedrina, posa della recinzione del lato di valle nel tratto compreso la galleria Mai visto 1 (Botta di Sedrina) e lo svincolo di cui sopra. Questi i tempi delle aperture previste: ad aprile il tratto tra il piazzale delle Grotte delle Meraviglie (Zogno) e via IV novembre (Sedrina); a maggio da via IV novembre (Sedrina) all’abitato di Campana di Villa d’Almè; a giugno dall’abitato di Campana di Villa d’Almè all’abitato di Fonderia di Villa d’Almè; a luglio dall’abitato di Fonderia di Villa d’Almè alla stazione di Villa d’Almè.

cantiere con segnalazioni 1
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cantiere con segnalazioni
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Foto 1 barriera spostata
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Foto 2 rampa legno scavalcamento cubi di cemento
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Purtroppo i tecnici della Provincia e gli addetti ai lavori stanno constatando la sistematica intrusione nei tratti di ciclabile non ancora aperti da parte di diversi cittadini (da testimonianze pare anche famiglie con bambini piccoli e passeggini) che hanno l’abitudine di spostare le barriere del cantiere per entrare. Nonostante i cartelli e i mezzi adottati per impedire l’accesso, il fenomeno è persistente. I tecnici hanno verificato anche che qualcuno si è introdotto nelle gallerie, il cui accesso è impedito da cubi di cemento, utilizzando assi di legno a mo’ di rampa. In alcuni casi, purtroppo, le intrusioni hanno comportato veri e propri atti vandalici che hanno danneggiato la pista, poiché sono state divelte le recinzioni definitive.

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