Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Due c'entrano con aziende italiane

Cinque notizie che non lo erano Due c'entrano con aziende italiane
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1) Acqua contaminata, alcune famiglie intossicate a Termini Imerese

Un messaggio vocale sta circolando in questi giorni su WhatsApp, sconsigliando di acquistare acqua di marca Fontalba. Secondo quanto viene riferito, alcune famiglie sarebbero state intossicate dopo averla consumata e sarebbero state ricoverate in un ospedale di Termini Imerese. Il sito web himeraweb.it ha contattato l'azienda, che ha prontamente smentito l'accaduto: «In merito alla falsa notizia che sta girando in rete in queste ore - si legge nel comunicato - l'Azienda dichiara che il relativo messaggio vocale, diffuso mediante WhatsApp, è assolutamente falso». L'azienda ha annunciato azioni legali nei confronti dei responsabili.

 

2) Il Sindaco di Olbia e le richieste dei profughi islamici

Un'immagine che riporterebbe le dichiarazioni del Sindaco di Olbia è stata fatta circolare su Facebook, trasformandolo in una sorta di paladino delle tradizioni italiane. Secondo quanto scritto, il sindaco avrebbe dichiarato di essersi fermamente opposto alle richieste di un gruppo di profughi islamici, che avrebbero preteso l'abolizione della carne di maiale nelle mense scolastiche. Si tratta ovviamente di una bufala, simile a un'altra già circolata alcuni mesi fa. L'uomo mostrato nella fotografia non è nemmeno il vero sindaco di Olbia, che ovviamente non ha mai pronunciato le parole riportate.

 

3) Melegatti rilevata e autogestita dagli operai

La celebre azienda produttrice di pandori Melegatti si trova in una difficile situazione economica e ha rischiato addirittura di chiudere i battenti, non riuscendo ad affrontare nemmeno la produzione per la stagione in corso. Secondo quanto scritto su alcune pagine Facebook, a salvare l'azienda sarebbero stati i dipendenti, che avrebbero rilevato la proprietà e avrebbero iniziato una vera e propria autogestione. In realtà ad aiutare Melegatti a riprendere la produzione è intervenuto un fondo d'investimento maltese, che ha versato sei milioni di euro, ma non esiste alcuna autogestione. I fornitori hanno anticipato le consegne per facilitare la ripresa ed i dipendenti hanno accettato di lavorare per due mesi senza stipendio. Sui social è anche stata lanciata l'iniziativa #NoiSiamoMelegatti, per convincere più persone possibile ad acquistare un pandoro Melegatti ed aiutare l'azienda a rimettersi in sesto.

 

4) Il direttore di una scuola indiana che punisce i suoi studenti

La storia del direttore di una scuola indiana, che avrebbe attuato un terribile metodo di punizione per i suoi studenti, è comparsa in questi giorni su diverse pagine Facebook. L'uomo, come mostrato in una fotografia, costringerebbe i ragazzi a sdraiarsi a terra, con le braccia distese, per poi passare con la propria motocicletta sulle loro mani. Il blogger David Puente ha scoperto l'origine dell'immagine, spiegando come si siano svolti realmente i fatti. Le immagini si riferiscono a una sorta di numero circense, messo in scena in una scuola con l'assenso di tutti i genitori, in occasione della visita del Ministro dell'istruzione indiano. L'evento risale al 2008 ed ha causato all'epoca numerose proteste da parte delle associazioni per la difesa dei diritti dei bambini.

 

5) Si sottopone a 50 interventi per somigliare ad Angelina Jolie

La chirurgia estetica può diventare in alcuni casi una vera e propria ossessione, sia quando si tratta di combattere l'invecchiamento, sia quando si cerca di rispondere perfettamente a standard poco realistici. Una ragazza di Teheran, grande fan di Angelina Jolie, si sarebbe sottoposta addirittura a cinquanta interventi di chirurgia per somigliarle il più possibile. La storia è stata riportata da varie testate online, con alcune differenze, ed è subito sembrata poco credibile, soprattutto per l'assenza di conferme o prove concrete che l'avvalorassero.
In seguito ad alcuni controlli si è scoperto che la ragazza è soltanto un'appassionata di make-up e cosplay, ma che non si è sottoposta a interventi per somigliare all'attrice americana, il cui nome non appare nemmeno nei profili social della giovane.

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