Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Pokemon Go sarà sempre gratis

Cinque notizie che non lo erano Pokemon Go sarà sempre gratis
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1) Pokemon Go diventerà a pagamento

La moda di Pokemon Go sta spopolando in quasi tutto il mondo, tanto che è ormai impossibile aprire un giornale o ascoltare un telegiornale senza sentir parlare di questo vero e proprio fenomeno sociale. In termini economici il successo è stato calcolato con l'aumento di valore delle azioni Nintendo di oltre 7 miliardi di dollari nel giro di pochi giorni, una cifra sbalorditiva anche per un colosso videoludico. Un altro aspetto sorprendente è subito balzato all'occhio, notando la varietà di utenza che questo gioco è riuscito ad attirare: non si tratta solo di ragazzini, che abitualmente sono i primi clienti per le aziende come Nintendo, ma anche di tantissimi adulti che hanno superato i 30 anni. Quando un prodotto ha così tanto successo, però, sono in molti ad avere timori sulle volontà degli sviluppatori di massimizzare i profitti, così sul web si è iniziato a vociferare circa una possibile versione a pagamento del gioco. Secondo quanto scritto in diversi blog americani, gli sviluppatori della Niantic avrebbero dichiarato di aver bisogno di maggiori risorse per poter gestire le milioni di connessioni che ogni giorno vengono effettuate al gioco. La soluzione per garantire un servizio di qualità sarebbe quella di introdurre un abbonamento mensile di 12,99 dollari. Fortunatamente per i fan, però, non c'è nulla di vero in tutto questo e il gioco rimarrà con ogni probabilità gratuito, come accade solitamente per i giochi da smartphone.

 

2) La nuova apocalisse sarà il 29 luglio

Nonostante tutte le sciagure previste nel passato si siano rivelate completamente false, c'è ancora chi sul web diffonde notizie sull'imminente fine del mondo, e per cause nemmeno troppo originali. In questa settimana è circolato sui social network un video caricato su Youtube da un utente che preannuncerebbe un apocalisse proprio quest'estate e di preciso il 29 luglio. Le cause di questa terribile fine sarebbero un miscuglio di tutte le più classiche previsioni di questo tipo e vengono raccontate in video da una voce femminile che elenca senza scomporsi tutte le sciagure che si abbatteranno sul nostro pianeta tra pochi giorni. Si comincerebbe con l'ormai famigerata inversione dei poli terrestri, poi seguita da un totale sconvolgimento delle leggi di gravitazione, tanto che i corpi celesti anche più lontani, come le stelle, finirebbero per schiantarsi contro la Terra, distruggendola. Prima però gli abitanti dovrebbero fare i conti con terribili terremoti e con la totale assenza di ossigeno nell'atmosfera. Non è facile prevedere il futuro, ma basandoci sulle precedenti previsioni di questo tipo, possiamo tranquillizzarvi sul fatto che si tratta dell'ennesima bufala allarmista.

 

3) Delrio: «Non investiamo nelle ferrovie al sud perché ci sono le rocce»

Il terribile incidente ferroviario che ha colpito duramente la Puglia e tutta l'Italia ha ancora molti aspetti da chiarire e le autorità in questi giorni stanno cercando di ricostruire gli eventi per identificare eventuali responsabili. Questo genere di tragedie ha un forte impatto emotivo sulle persone e perciò c'è chi non perde occasione per approfittarsi di un argomento così "caldo" per proporre una serie di bufale sull'argomento, attirando facili clic sul proprio sito e fomentando la rabbia delle persone.

Il più bersagliato, oltre ovviamente al premier Renzi, è stato il ministro dei trasporti Graziano Delrio, al quale sono state attribuite dichiarazioni false o pesantemente manipolate, scatenando l'ira dei lettori. Alcune pagine hanno condiviso le parole del ministro, che nel 2014 avrebbe semplicemente detto: «Al sud non investiamo nelle ferrovie perché ci sono le rocce» e aggiungendo che i fondi destinati a quelle zone sarebbero invece finiti al ricco nord. Il primo dettaglio che non combacia in questa ricostruzione è la nomina a ministro di Delrio, che è avvenuta solo nel 2 aprile 2015, in successione al precedente ministro Lupi. Le dichiarazioni rilasciate a Il Mattino furono poi ben diverse: «Prima di spendere 5 miliardi per l'alta capacità Napoli-Bari occorre verificare con attenzione tutta la progettazione, vista la particolarità di alcuni tratti rocciosi del percorso. E lo stesso vale per la Salerno-Reggio Calabria. Sono opere prioritarie, le faremo come abbiamo indicato nel decreto Sblocca Italia: ma non vogliamo partire con il piede sbagliato».

 

4) Il cioccolato kinder è cancerogeno

La consapevolezza che la nostra salute passi anche per la nostra dieta è ormai un principio che si sta radicando in maniera molto solida nella nostra cultura, tanto che negli ultimi anni c'è stato un vero e proprio boom di prodotti alimentari biologici a discapito del cosiddetto "cibo spazzatura". Anche le famiglie sembrano essere più attente a ciò che mettono nel carrello della spesa, anche se a volte le informazioni che riceviamo sono piuttosto vaghe e contraddittorie, con alimenti che a turno finiscono sul banco degli imputati per poi venire assolti o addirittura elogiati per le loro capacità.

L'ultimo caso ha riguardato il cioccolato Kinder, che, secondo quanto scritto da diversi quotidiani online, sarebbe potenzialmente cancerogeno, tanto da preoccupare un'associazione tedesca che aveva condotto una ricerca molto approfondita in merito. Il problema però sarebbe non tanto nel cioccolato bensì nelle confezioni utilizzate per gli imballaggi, fatte di carta riciclata. La Ferrero ha comunque smentito questa possibilità con una dichiarazione ufficiale e ha spiegato anche di agire nel pieno rispetto delle normative. Nei giorni successivi anche l'organizzazione no-profit che ha condotto la ricerca ha dovuto ritrattare quasi completamente la notizia, spiegando che non esiste alcun pericolo per chi consuma questo tipo di prodotti.

 

5) Campagna dei musulmani contro i cani nei luoghi pubblici

La tensione sociale e culturale in Europa sta diventando sempre più tangibile e l'attacco terroristico di Nizza non ha potuto che esasperare un sentimento già molto diffuso di intolleranza. A gettare benzina sul fuoco ci sono anche i media, che non perdono occasione per fomentare la rabbia di chi già è poco disposto ad accettare nuove culture nel proprio Paese. In questi giorni, ad esempio, ha fatto molto scalpore la notizia apparsa su diversi giornali nazionali, che denunciavano un movimento che in Gran Bretagna avrebbe avuto molto seguito e che vorrebbe impedire a chiunque di portare il proprio cane nei luoghi pubblici.

La motivazione sarebbe l'intolleranza da parte della religione musulmana nei confronti degli animali domestici, che in nessun caso dovrebbero poter accompagnare gli uomini durante la loro vita quotidiana. La “campagna” si è concretizzata con la distribuzione di alcuni volantini che sono stati trovati nella zona di Manchester e che indicavano come riferimento una pagina Facebook che esiste realmente. Quasi tutti gli abitanti della zona l'hanno però liquidata come una probabile bufala, un gruppo volutamente provocatorio e che non ha alla base nessuna volontà della comunità musulmana di imporre questa regola. Gli stessi musulmani che vivono nei dintorni di Manchester hanno dichiarato di non aver nessun problema con i cani che si vedono in pubblico e alcuni di loro hanno spiegato che loro stessi nei loro paesi o attualmente in Gran Bretagna hanno cani di cui si prendono cura e che vivono con loro.

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