Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Salvini e i morti nel Mediterraneo

Cinque notizie che non lo erano Salvini e i morti nel Mediterraneo
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1) Le false foto di Amatrice

La nave Sea Watch, con a bordo 49 migranti, ha avuto il permesso di attraccare in Europa e si è aperto un tavolo di discussione sul tema dei ricollocamenti, a cui dovrebbero partecipare diversi Paesi dell'Unione. La decisione di accogliere i migranti è stata sostenuta soprattutto dal premier Conte, ma sui social c'è chi ha duramente criticato la scelta, cercando di strumentalizzare i terremotati di Amatrice. Sono state condivise alcune fotografie che mostrerebbero la situazione di emergenza dei cittadini colpiti dal sisma, abbandonati in tende completamente coperte dalla neve. Le immagini però, come spiegato su Open, sono dei falsi: alcune sono state scattate in un campo rifugiati in Libano, mentre altre sono state scattate nel gennaio 2017.

 

2) La casa dell'omicidio di Meredith è stata venduta: sarà un B&B con museo

Molte testate nazionali hanno annunciato in questi giorni la vendita della casa dove è stato consumato l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, che potrebbe diventare un bed & breakfast. Qualcuno ha addirittura ipotizzato l'installazione di una sorta di museo che mostrasse i luoghi dove si è svolto il tragico delitto. Il Corriere dell'Umbria ha contattato l'agenzia immobiliare che ha in gestione la villetta, scoprendo che si trattava soltanto di una bufala. Il titolare dell'agenzia ha infatti dichiarato: «La casa non è stata venduta, né è stata presentata un'offerta d'acquisto. [...] Posso assicurare che non c'è stata alcuna vendita».

 

3) Nel 2018 ci sono stati solo 23 migranti morti nel Mediterraneo

Nonostante da oltre un anno, a partire dall'accordo fatto da Minniti con le autorità libiche, i flussi migratori siano notevolmente diminuiti il tema degli sbarchi rimane uno de più caldi sulla scena politica. In un'apparizione televisiva a Porta a Porta, il vicepremier Salvini ha dichiarato che, soprattutto grazie agli sforzi del nuovo Governo, nel 2018 i morti nel Mar Mediterraneo sarebbero stati soltanto 23, contro i 210 dell'anno precedente. Non è stato spiegato da dove siano state tratte le cifre, ma i rapporti dell'Unhcr parlano di numeri ben più alti per entrambi gli anni. Nel 2018, infatti, sono stati registrati oltre duemila decessi di migranti nel Mar Mediterraneo e il tasso di mortalità, in relazione agli sbarchi, è aumentato nella seconda metà dell'anno.

 

4) Gli elicotteri di Macron che lanciano lacrimogeni ai gilet gialli

I gilet gialli, come tutti i movimenti di protesta, raccolgono un discreto successo sul web, dove c'è però anche una massiccia campagna di disinformazione, volta soprattutto a nobiliare le azioni dei manifestanti e a screditare il presidente Macron. Una delle ultime bufale circolata sui social, di cui ha parlato anche David Puente su Open, mostrerebbe una pioggia di lacrimogeni che sarebbero stati lanciati dagli elicotteri della polizia francese per disperdere i manifestanti. Nella ricostruzione dei fatti si è però scoperto che l'elicottero mostrato nelle immagini era presente soltanto in funzione di controllo e monitoraggio della situazione, mentre i lacrimogeni sono stati lanciati dai poliziotti a terra, schierati a un centinaio di metri dai manifestanti.

 

5) L'IVA sugli assorbenti sarà più alta di quella sui rasoi da uomo

La nuova manovra economica contiene, tra le tante norme, anche l'abbassamento dell'IVA per i tartufi, che dal 10 per cento passerà al 4 per cento. La notizia ha fatto discutere soprattutto in relazione all'IVA applicata su altri prodotti non certo di lusso, come gli assorbenti e i pannolini, che rimarranno invece tassati al 22 per cento. Alcuni giornali hanno anche denunciato una sorta di discriminazione di genere, affermando che altri prodotti da uomo, come ad esempio i rasoi, hanno da sempre una tassazione più conveniente. Come spiegato sul sito Butac.it, però, rasoi da uomo ed assorbenti rientrano in realtà nella stessa categoria e hanno quindi entrambi un'imposta al 22 per cento. È giusto ricordare anche che l'IVA su questi prodotti non è mai cambiata dalla sua introduzione. L'attuale situazione non è quindi esclusiva responsabilità del governo in carica.

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