Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Una, tanto per cambiare, su Fedez

Cinque notizie che non lo erano Una, tanto per cambiare, su Fedez
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1) Fedez e J-Ax arrestati con 28 grammi di cocaina in auto

L'immagine delle popstar è spesso associata a una vita fatta di eccessi, con abusi di alcol e droghe e la continua sfida all'ordine costituito da leggi ed autorità. Le ultime star a essere colte sul fatto, secondo quanto scritto su alcuni siti, sarebbero i cantanti J-Ax e Fedez. I due artisti avrebbero cercato di evitare un controllo dei carabinieri di Milano con una rocambolesca inversione di marcia, ma sarebbero stati fermati dopo un breve inseguimento. In loro possesso sarebbero stati trovati ben 28 grammi di cocaina.

L'articolo è stato pubblicato da un sito chiamato Rolling Stone, ma non si trattava del reale sito del magazine musicale, bensì di un falso, che ora sembra sia stato chiuso. La bufala infatti non è stata riportata su nessuno dei principali quotidiani nazionali.

 

2) Le donne islamiche con la museruola

L'integrazione dei musulmani nella nostra cultura talvolta è ostacolata da costumi molto arcaici, come l'utilizzo del burqa, che copre completamente il volto delle donne, causando anche problemi di ordine pubblico. Secondo quanto scritto da Libero però, sembra che una nuova usanza si stia diffondendo nei Paesi a maggioranza islamica, ovvero quella di far indossare alle mogli una sorta di museruola, che impedirebbe alle donne di parlare, rendendole di fatto delle schiave. Il Post però ha spiegato che non si tratta di una museruola né di una nuova moda, ma di un'antica usanza di una piccola popolazione che vive nel sud dell'Iran. La tradizione pare invece sia nata diversi secoli fa, quando le donne usavano questo stratagemma per simulare la presenza di baffi sul loro volto, sperando di non essere scelte come schiave dai portoghesi, che erano in cerca di donne avvenenti.

 

3) L'azienda belga che controlla i dipendenti con un chip sotto pelle

In un mondo sempre connesso è quasi impossibile sperare di non essere in qualche modo controllati, ma c'è chi teme che questo controllo degeneri, con l'abuso di tecnologie come i chip sottocutanei. Un'azienda belga, almeno secondo quanto scritto da alcuni blog, avrebbe obbligato i propri dipendenti a farsi impiantare proprio questo genere di dispositivi, per poterli controllare in ogni momento. Il direttore dell'azienda ha però assicurato che non esiste alcun obbligo da parte dei dipendenti e che la scelta sarebbe stata utile solo per chi spesso dimenticava il badge, avendo soltanto la funzione di registrare gli accessi. I dipendenti potranno in alternativa scegliere di indossare un anello con le stesse funzioni.

 

4) Il comunicato dell'Interpol sulle banconote false da 20 euro

Per tutelarsi dalla possibilità di accettare banconote contraffatte, molti esercizi commerciali hanno installato dispositivi che identificano in un attimo i biglietti falsi, ma vengono soprattutto utilizzati con banconote di grosso taglio. I falsari perciò preferiscono spesso vendere banconote di piccolo taglio, più facili da spendere e meno soggette a controlli. In questi giorni sta circolando sui social e su Whatsapp un avviso che avrebbe diffuso addirittura l'Interpol: «Attenti alle banconote da 20 euro. La numerazione è fissa. Finiscono con 854 e sono false». Sul sito dell'Interpol però non è presente nessun annuncio del genere, ed infatti si tratta di una bufala.

 

5) Un asteroide colpirà la terra il 25 febbraio

Negli ultimi anni siamo sopravvissuti a centinaia di disastri annunciati, tra vulcani in procinto di esplodere, terremoti in grado di far sparire dalle cartine geografiche interi stati e gli immancabili asteroidi. L'ultima previsione di questo genere, che sta circolando sui social network, mette in guardia sul possibile impatto di un asteroide con la terra il prossimo 25 febbraio. L'asteroide tanto temuto però passerà in realtà a 50 milioni di chilometri dal nostro pianeta, una distanza di cento volte maggiore rispetto a quella che c'è tra la Terra e la Luna e circa un terzo della distanza tra Terra e Sole. Anche per questa volta, potremo dormire sonni tranquilli.

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