Il futuro

Cosa resta di Bergamo in Ubi

Cosa resta di Bergamo in Ubi
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L’ultima indiscrezione, pubblicata dal Corriere Bergamo, riguarda il grattacielo “Gioia 22” che potrebbe diventare la nuova sede di Ubi Banca a Milano, a due passi dal Pirellone. Una torre futuristica di trenta piani, battezzata “Scheggia di vetro”, nella quale riunire i duemila addetti oggi distribuiti nelle sedi milanesi della banca. L’idea di razionalizzare il parco immobiliare e l’organizzazione aziendale è sul tavolo da tempo e attende il via libera dai vertici. Se ne è discusso anche nell’ultimo consiglio di sorveglianza, ma i pareri sono contrastanti. A fare obiezione non è tanto il costo dell’opera - il tutto si dovrebbe concretizzare in una permuta, e da sborsare per la banca resterebbe solo qualche decina di milioni di euro -, quanto piuttosto la zona: via Melchiorre Gioia è infatti distante dagli storici presidi bancari nel centro del capoluogo lombardo. La decisione non sarà immediata, ma il fronte dei favorevoli al grattacielo Ubi è determinato.

A Bergamo questa notizia non è stata accolta come una delle tante. Qualcuno ha cominciato a pensare che un passo così importante potrebbe preludere a un progressivo spostamento del cervello della banca verso Milano. Nell’ipotesi in discussione, Milano diventerebbe sede formale, mentre a Bergamo rimarrebbero la sede legale e il centro direzionale. Immaginare però che un giorno non troppo lontano il baricentro possa spostarsi verso il capoluogo non è una fantasia, vista la dimensione nazionale della banca. Si tratterebbe di un passaggio simbolicamente forte e di un definitivo distacco dalla matrice di Ubi, costruita prevalentemente sulle fondamenta della Banca Popolare di Bergamo. Non perdere la sede legale, per la nostra città sarebbe importante per diversi motivi. Il primo dei quali è il peso che ancor oggi la Bergamasca esercita in Ubi: su diciottomila dipendenti, tremila e cinquecento sono bergamaschi, e soprattutto la nostra provincia è quella che continua a generare più profitti, ricavi e rendite. In senso assoluto, Ubi non è più una banca bergamasca, ma in senso relativo continua a esserlo.

Oggi Bergamo fa parte della macroarea Lombardia Ovest insieme a Varese, Monza-Brianza, Lecco e Como (a capo c’è il bergamasco Luca Gotti). Un territorio relativamente piccolo, ma fortissimo in termini di ricchezza della banca, e nel quale la parte del leone la fa la nostra provincia. Tutto questo è il lascito di una storia fatta di...

 

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