Verso il voto 2019

Elezioni: Fabio Terzi l’intoccabile cerca uno sfidante ad Albino

Elezioni: Fabio Terzi l’intoccabile cerca uno sfidante ad Albino
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Le grandi manovre sono già cominciate, ma le schermaglie sono destinate a prolungarsi sino a primavera inoltrata, quando verranno decisi definitivamente liste e candidati. Nel 2019 i cittadini di Albino saranno chiamati alle urne: innanzitutto (e come tutti) per le elezioni del Parlamento Europeo e in aggiunta per l’elezione del sindaco e del nuovo Consiglio comunale. L’appuntamento amministrativo del 2019 riguarda molte regioni (Piemonte, Emilia Romagna, Sardegna, Abruzzo e Calabria) e comuni italiani.

 

[Il gruppo della Lega ad Albino]

 

Evidentemente gli scenari sono profondamente mutati: basti pensare che alle precedenti Europee ci fu il trionfo del Pd di Renzi con oltre il 40 per cento dei consensi. Un’altra era geologica. Nello stesso anno Albino diede un segnale in controtendenza, con il ribaltone del centrodestra guidato da Fabio Terzi che sfilò la poltrona di sindaco al gruppo civico di centrosinistra guidato da Luca Carrara. Una vittoria al fotofinish nel ballottaggio decisivo: 4.585 voti per Terzi (50,64 per cento sostenuto da Lega Nord, Forza Italia, Civicamente Albino e Lavoro Sviluppo) e 4.468 voti per Carrara (49,35 sostenuto da Per Albino Progetto Civico, Per la Valle del Lujo e Per Albino e le frazioni). Ora nessuno ancora scopre le carte, anche se una ricandidatura del sindaco Terzi per un secondo mandato appare del tutto probabile. Nelle ultime settimane ha rilasciato dichiarazioni piuttosto esplicite: «Dopo un mandato amministrativo vissuto con intensità, impegno e senso di responsabilità - ha spiegato Terzi - ritengo doveroso e corretto, sia nei confronti di me stesso che dei miei concittadini, ricandidarmi. Dire con chi non dipende solo da me: di certo io sono sempre stato un sostenitore della tradizionale alleanza di centrodestra. Quindi…».

Il riferimento conclusivo è senza dubbio agli equilibri della compagine di maggioranza, nella quale le proporzioni sono certamente mutate rispetto a cinque anni fa. Allora c’era una Lega “nuovo corso” ancora embrionale e non certo sulla cresta dell’onda come avviene oggi, con Salvini che domina la scena nel governo gialloverde e Forza Italia all’opposizione. Equilibri che andranno limati e verificati anche ad Albino (e nelle segreterie provinciali e regionali) con qualche timido segnale arrivato già la scorsa primavera, quando all’indomani delle elezioni Politiche e Regionali quattro consiglieri del Caroccio votarono diversamente...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 54 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 22 novembre. In versione digitale, qui.

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