La comunità non è tutta d’accordo

Gli ortodossi romeni sfrattati vogliono una chiesa "su misura"

Gli ortodossi romeni sfrattati vogliono una chiesa "su misura"
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Il trasloco è cominciato nella chiesa degli ex Ospedali Riuniti, ma padre Gheorge Velescu, rappresentante della comunità ortodossa romena, punta ancora i piedi. «Abbiamo pochi giorni per lasciare la chiesa, ma ancora non conosciamo il nostro futuro - ha detto -: se non troveremo un accordo siamo intenzionati a occupare l’immobile». Una “minaccia” che ha tutta l’aria di essere una forzatura per costringere Comune e Diocesi a offrire una soluzione adeguata. Padre Gheorge ha infatti rifiutato il trasferimento a San Sisto di Colognola, proposta da Gori; ha poi dovuto rassegnarsi all’idea di non potersi spostare nella chiesa dei Gesuiti in via Paleocapa, perché già affidata ai cristiani filippini; ma, a quanto pare, avrebbe respinto anche l’offerta di altre chiese nei dintorni di Bergamo.

Una rigidità, quella del sacerdote, che desta perplessità anche tra alcuni fedeli ortodossi che hanno preferito emigrare nella chiesa di Cassano d’Adda: «Ha sempre voluto fare di testa sua e questo è l’esito», dice un romeno da anni a Bergamo. E, d’altra parte, le chiese disponibili in città bassa sono poche, mentre Città Alta è difficilmente raggiungibile. Il pasticcio della chiesetta degli ex Riuniti, concessa dal 2015 in comodato d’uso gratuito agli ortodossi, e messa all’asta nell’ottobre 2018 dall’Ospedale Papa Giovanni, è dunque ancora lontano dall’essere risolto e continua a far...

 

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