Iniziative motivazionali

Per lavorare meglio all’aeroporto i dipendenti si “allenano” in scena

Per lavorare meglio all’aeroporto i dipendenti si “allenano” in scena
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A scuola si faceva il “saggio”, una volta. E qualche istituto prepara ancora uno spettacolo di fine anno. Impegna, coinvolge, cementa i rapporti. Tant’è che il lavoro su un testo teatrale viene impiegato da anni anche in ambiti professionali, per motivare maggiormente i dipendenti. Martedì 11, al Sociale, ore 21 (prenotazioni chiuse, ma si può verificare la disponibilità di posti scrivendo a  s.capo@bgyis.it), sul palco sale una parte fondamentale dei lavoratori dell’aeroporto: “Miss Air. Volare è sognare”, spettacolo con la regia e la direzione artistica di Fabio Comana, una rappresentazione nata con l’intento di utilizzare le tecniche teatrali per sviluppare alcune competenze aziendali specifiche come l’ascolto reciproco, il lavoro di squadra, le capacità di comunicazione.

 

 

L’idea è venuta all’ingegner Amelia Corti, amministratore delegato di Bgy International Services (Bis), società di handling dell’aeroporto di Bergamo nata lo scorso anno per scorporo da Sacbo. «Il regista che è anche un coach per risorse umane, un consulente, un motivatore. Il teatro è una tecnica che permette di fare un percorso di sviluppo sulle persone. Potevamo mettere tutti i dipendenti in cucina, o ricorrere allo sport per sviluppare insieme a loro alcuni valori. Abbiamo preferito fare così», ha spiegato Corti. Il concetto alla base di un’esperienza del genere è «mettere alla prova la capacità d'innovazione delle persone. Che non vuol dire semplicemente accettare i cambiamenti, ma farsi promotori di spinte propulsive. Oppure essere orientati ai risultati, avere volontà. O ancora saper lavorare in squadra, costruire uno stile di leadership, che non ci vuole solo per i capi, ma anche per chi governa duecento persone di un volo cancellato. Tutta la Bis è stata coinvolta, ma la partecipazione è su base volontaria: 87 hanno accettato, quasi un terzo, una percentuale alta. Sono stati fatti tre incontri, poi una selezione per chi doveva partecipare alla messa in scena». L'iniziativa ha infuso ottimismo, perché molti hanno capito che l'azienda stava facendo qualcosa anche per loro.

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