Festa del Cinema

Mastrovito a Roma con David Lynch Il suo NYsferatu è evento speciale

Mastrovito a Roma con David Lynch Il suo NYsferatu è evento speciale
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L’avevamo lasciato impegnato in uno sforzo produttivo titanico – tre anni di lavoro e 35mila tavole disegnate – e nella raccolta fondi tramite la piattaforma Kickstarter. Il crow funding è andato benissimo – oltre 28mila euro raccolti, non solo i 20mila necessari – per l’artista bergamasco (e fervente atalantino) Andrea Mastrovito, da anni con studio a New York. Non solo: il suo progetto in bilico tra cinema, disegno, arte e musica ha avuto tale eco che la prima europea è stata inserita come evento speciale della prossima Festa del Cinema di Roma, a ottobre. La proiezione del film NYsferatu sarà accompagnata dal vivo dell’Orchestra Luigi Boccherini di Lucca. Mastrovito sarà tra i protagonisti di una kermesse che ospita David Lynch, a cui sarà assegnato il Premio alla carriera, Ian McKellen (il Gandalf del Signore degli Anelli) e Chuck Palahniuk, lo scrittore di culto autore di Fight Club.

L’opera. Mastrovito ha ridisegnato a mano, con una squadra di una dozzina di artisti, uno dei capolavori del cinema muto, Nosferatu, realizzato nel 1922 da Friedrich Wilhelm Murnau. Il risultato finale è quello di un film d’animazione ambientato in una cupa e misteriosa New York dei nostri giorni, segnata da tensioni razziali nei confronti degli immigrati. La prima americana sarà il 14 agosto all’Hudson river park di New York.

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Il progetto. È nato in collaborazione con More Art, organizzazione no profit di New York. È un progetto di arte pubblica che unisce film, musica e impegno sociale. Ogni personaggio, ogni gesto, ed ogni sfumatura di espressione è stata ridisegnata per preservare e comunicare il classico stile del film originale, mentre gli sfondi trasportano il film al momento storico attuale. Il NYsferatu di Mastrovito è infatti ambientato a New York con l’iconica Freedom Tower incombente in ogni scena a evocare le paure contemporanee per l’Altro associate a un’America post-11 settembre. Ogni nuovo sfondo è stato disegnato tre volte per riuscire a replicare il bellissimo e misterioso effetto tremolante dell’otturatore del cinema delle origini. Insieme ad altri soci nella comunità, More Art e Mastrovito quindi hanno organizzato anche una serie di laboratori in cui gruppi di immigranti hanno discusso il film e le sue implicazioni. Durante questi laboratori, i partecipanti hanno riscritto parte delle didascalie del film muto, riportando la propria esperienza di espatriati che cercano di rifarsi una vita in un nuovo Paese spesso valicando enormi ostacoli di xenofobia e razzismo. Le didascalie sono poi state montate nella versione finale del film, presentata in una serie di proiezioni all’aperto nei parchi di New York, gratuite e aperte a tutti, accompagnate da una colonna sonora originale commissionata a Simone Giuliani specificamente per NYsferatu.

Il perché del vampiro. «In NYsferatu – spiega Mastrovito - la figura del vampiro si adatta a molteplici letture metaforiche Da un lato l’ombra del Conte Orlok che si allunga per le strade di Manhattan richiama immediatamente la minaccia terroristica, dall’altro il vampiro stesso che si aggira sperduto, solo con la sua bara per la città desolata, di notte, cercando una casa e trovando poi il posto adatto per lui solo a Ellis Island (lì dove arrivavano gli immigrati a inizio secolo), rappresenta una chiara metafora dell’immigrazione e della fuga per la speranza di una vita migliore. Oggi questi due temi qui in America (ma non solo, come noi italiani ben sappiamo) vengono sovrapposti e confusi sia dalla stampa che dalla politica, creando una disinformazione che si trasforma in paura, piaga e propaganda coi risultati che tutti noi abbiamo visto pochi giorni fa alle elezioni, creando mostri ben peggiori dei vampiri di celluloidi. Al contempo, NYsferatu scava alle radici del problema, proponendo una rilettura della storia del film e sovrapponendola alla storia dei nostri giorni (il sottotitolo difatti è Symphony of a Century), in cui i concetti di libertà, sicurezza, guerra, finanza e politica vengono personificati dai differenti personaggi sperduti per una città che, invece che “non dormire mai”, pare “non svegliarsi mai”».

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