Scuola, si ricomincia

Oddio di nuovo la campanella Niente panico. Ecco cosa fare

Oddio di nuovo la campanella Niente panico. Ecco cosa fare
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Si ricomincia, quasi. Ma c’è chi ancora si sta attardando a terminare i compiti, chi è indaffarato a scegliere il materiale trendy per l’anno scolastico 2019-2020 e chi è impegnato a escogitare una strategia per non finire al primo banco ed essere subito sgamato dal prof. Sono i pensieri e le preoccupazioni dell’ultima ora: degli alunni, chiamati da Nord a Sud del Paese, ad archiviare definitivamente la vacanze e a rientrare in classe. Fra i primi, il 9 settembre i ragazzi piemontesi, i lombardi il 12 settembre fino ai «fortunati» pugliesi che apriranno i libri per ultimi il 18 settembre. Un evento, quello della ripresa della scuola, che indipendentemente dall’età degli scolari, ha diversi denominatori comuni: obbligo alla regolarità di orari, capacità di mantenere vigile attenzione e concentrazione a lungo, ritmi più energetici divisi tra impegni di studio e attività extra pomeridiane. «Imposizioni» talvolta causa di stress, ansia da prestazione e/o di ritorno alla normalità con il desiderio di rifugiarsi in uno stile di vita ancora libertino, poco consono al giorno di scuola che aspetta l’indomani. Così, per cominciare il nuovo anno accademico con il piede giusto possono essere di grande aiuto i consigli della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS).

 

 

Un decalogo. Ecco cosa serve per favorire in serenità e salute il passaggio dalla vacanza alla scolarità, con pochi traumi, minore stress e un pizzico di voglia in più a riprendere in mano i libri.
1. Darsi una «regolata». Gli esperti consigliano di iniziare a puntare la sveglia all’ora giusta qualche giorno prima di quello in cui suona la campanella, per non essere scioccati dalla levataccia all’alba, rispetto alle abitudini delle vacanze, si intende. Occorre, infatti, darsi il tempo per prepararsi, fare colazione (importantissima quando si va a scuola), e non arrivare già con il fiatone a salutare il prof.
2. Concedersi all’abbraccio di Morfeo. La sera è bene non attardarsi in facezie inutili, ma posare quanto prima possibile la testa sul cuscino per avere davanti «buona» nottata, almeno 7-8 ore di riposo. Che può essere favorito da sane abitudini, come quella di evitare l’uso di tablet, videogiochi, chat e televisione appena prima di addormentarsi: infatti la luce blu che emana da questi dispositivi eccita alla veglia, mentre Morfeo è lì che aspetta di far chiudere le palpebre.
3. Leggerezza a tavola. Sarebbe bene seguire sempre una corretta alimentazione, sana, varia, bilanciata e leggera. Ma diventa ancora più importante, andando a scuola, rispettare i 5 pasti raccomandati, cioè colazione, spuntino di metà mattino, pranzo, merenda, cena, più ricchi di frutta, verdura e cibi vegetali, ancora meglio se bio dicono gli esperti, dimenticandosi i fuori programma dell’estate come pizze, focacce, gelati e patatine, «pesanti» anche sulla resa scolastica.
4. Studiare con metodo. L’organizzazione è tutto, anche sui libri. È bene terminare i compiti delle vacanze in tempo utile: avete ancora qualche giorno! Con la raccomandazione di non accanirsi su quaderni ed esercizi, bensì spezzando il ritmo di lavoro con del sano gioco e altri diversivi che favoriscono la concentrazione e consentono di non rientrare a scuola con poca voglia di applicarsi e ancora molta propensione al divertimento.

 

5. Sano movimento. Fin dal mattino e dall’inizio della scuola, come ad esempio arrivare in classe a piedi e non scorrazzati dall'auto di mamma e papà o bus sovraffollati. Adesso che la stagione ancora lo consente, vuoi mettere la bellezza di guardarsi un po’ in giro, rimirando la natura prima di abbassare gli occhi sui libri?
6. Bando alle ansie. Compito dei grandi, soprattutto di mamma e papà, è quello di non trasmettere le proprie frenesie e tensioni ai piccoli. Come fare? Ci vuole un po’ di spirito di organizzazione innanzitutto, programmando bene impegni e attività prima che inizi la scuola, tenendo conto di tutto quanto richiede il rientro alla normalità quotidiana: pause, studio, diversivi, extra.
7. Non archiviare tutti i ricordi. Ripensare alle esperienze estive positive o meno, aiuta. È bene quindi che grandi e piccini, soprattutto nel corso dei primi giorni di rientro, le rivivano insieme per memorizzarle e farne un utile percorso di crescita.
8. Consigli per gli acquisti. I bambini, dicono dalla SIPPS, vanno coinvolti nella scelta dell'acquisto del «kit» per la scuola: dallo zaino ai quaderni, dalle penne all’astuccio, dal diario ai materiali vari.
9. L’amico che ti aspetta. Non aspettare il primo giorno di scuola per ricontattare i compagni: è utile farlo prima per introdursi «amichevolmente» alla routine scolastica ormai prossima.
10. Amore sportivo. Il suggerimento degli esperti è di re-iscriversi a corsi di sport, attività fisica o giochi strutturati già praticati o nuovi cui magari ci si è avvicinati durante l’estate. L’indicazione è di scegliere pratiche o discipline che siano vicine alle inclinazioni del bambino/ragazzi per fare di questo momento «attivo» un sano piacere e non un obbligo che verrebbe così presto abbandonato. Traendo, ragione in più, dal movimento i più sani benefici: una regolare attività fisica è una valvola di sfogo per scaricare lo stress, combattere i malumori e conciliare il sonno.

 

«Correzione» della postura. Infine la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, raccomanda l’attenzione anche alla corretta postura, mettendo in atto misure pratiche adeguate. Basta poco: come indossare zaini leggeri con un carico non superiore al 15 per cento del peso corporeo del ragazzo e nel caso ecceda preferire l’uso di trolley; non trascurare il corretto rapporto tra la seduta della sedia, che deve avere lo schienale rigido e alto e un angolo di 90° rispetto alla seduta stessa, e il piano del banco/tavolo che deve essere alto più o meno quanto la linea del petto. È consigliato praticare sempre attività motoria a scuola eseguendo 10 minuti di esercizi in classe a metà giornata, oltre all’educazione fisica settimanale in palestra; curare l’illuminazione, sia di luce naturale sia artificiale, per evitare di affaticare gli occhi e favorire un'alterazione della postura, come anche la posizione della lavagna, alta e ben visibile con una distanza non eccessiva dai banchi. Infine, vietare l’uso di smartphone in classe e nel caso lo studio avvenga su tablet, controllarne l’utilizzo giornaliero, se smodato e incontrollato potrebbe causare l'aumentato rischio di cifosi dorsale.

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