L'indagine

Parking Fara, interviene la procura Doppia ipotesi di reato sull'opera

Parking Fara, interviene la procura Doppia ipotesi di reato sull'opera
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Il braccio di ferro tra Comitato No Parking Fara, che ha presentato un esposto per chiedere ai pm di fare chiarezza, e l’Amministrazione Gori va avanti. Nei giorni scorsi si è mossa anche la procura: prima di Pasqua – il 18 aprile, per la precisione - hanno fatto visita agli uffici dei Lavori pubblici, in via Quarenghi, la polizia giudiziaria e il consulente paesaggista del pm Giancarlo Mancusi. SI vuole far chiarezza su un punto nodale: se la Valutazione di impatto ambientale andasse eseguita, alla luce delle significative varianti del progetto. Oppure no, come è accaduto. Sotto la lente anche la documentazione inviata per il riconoscimento delle Mura come patrimonio Unesco.

C’era già un fascicolo esplorativo. Mancusi aveva già aperto un fascicolo esplorativo sulla vicenda. Ora ci sono sul tavolo due ipotesi a carico di ignori: il reato paesaggistico e l’abuso edilizio. Il progetto è complesso e ad ostacoli, con un cantiere consegnato a settembre 2017 dopo nove anni di fermo: per questo, come scrive il Corriere della Sera Bergamo, è stato necessario ricorrere alla consulenza di Loris Pediconi, architetto esperto di tutela paesistico-ambientale.

Quei 22 faldoni. Dal procedimento di approvazione dei lavori fino alla documentazione inviata all’Unesco, passando per convenzioni e varianti: 22 i faldoni di documenti prelevati. La Valutazione di impatto ambientale (Via) secondo la Regione, chiamata in causa dai No Parking Fara, andava fatta, anche se la decisione finale spettava comunque a Palazzo Frizzoni. L’architetto è chiamato anche a indicare se il progetto interessi edifici e terreni limitrofi storicamente tutelati: si valutano eventuali profili di omissione.

La serenità dell’assessore. L’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla, che il giorno dell’acquisizione degli atti, era presente, pensa che l’operazione della procura sia un atto dovuto: «Non abbiamo preso la questione sottogamba, abbiamo il parere di più persone esperte. Sulla Via siamo sereni. Non andava chiesta perché il progetto approvato nel 2016 prevedeva una modifica strutturale, non architettonica».

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