Dal Giornale di Treviglio

Proposta: un cimitero per animali al posto delle piscine di Cologno

Proposta: un cimitero per animali al posto delle piscine di Cologno
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Un cimitero per animali al posto delle piscine di Cologno. È questa la proposta avanzata da Antonio Servidio, titolare dell'impresa funebre «La Bergamasca». Servidio ha infatti partecipato al concorso di idee voluto a dicembre dall'Amministrazione Drago per dare una seconda vita al centro natatorio, che giace da anni nel degrado.

 

 

Due le «condizioni» imposte dalla maggioranza. In primis, non sarebbero stati più investiti soldi pubblici per far ripartire la struttura e, in secondo luogo, all'interno delle piscine sarebbe stato possibile realizzare qualsiasi cosa, purché si garantisse il pubblico interesse e l’utilità. Alla fine sul tavolo sono arrivate ben tre proposte, passate poi al vaglio di una commissione creata ad hoc. Tra queste c'era anche l'idea di Servidio. «Il parco degli animali della Bergamasca», questo il nome del cimitero per animali che il titolare dell'impresa funebre vorrebbe realizzare al posto del centro natatorio: si tratta in sostanza di un cimitero pensato per gli animali domestici, con tanto di parcheggio annesso. Secondo il progetto presentato agli uffici da Servidio, la «necropoli» per gli amici a quattro zampe dovrebbe sorgere su un'area di 6mila mq e i tempi di realizzazione non supererebbero i sei mesi.

 

 

All'interno della struttura è previsto anche un impianto crematorio, pensato sempre per animali da compagnia. Prevista all'interno anche un'area dedicata ai cani da passeggio, posta lungo il perimetro della struttura, con tanto di parco recintato da siepi, alberi e panchine. «In questi anni si assiste ad una sempre più crescente domanda di sepoltura per gli animali domestici – ha spiegato Servidio – ecco perché ho pensato di creare all'interno delle piscine un cimitero per animali. Si tratta di un'area verde destinata all'ultima dimora di tutti gli animali d'affezione, con l'opportunità di inumare, tumulare e cremare». Nonostante la richiesta sia stata protocollata agli uffici a fine 2018, ad oggi Servidio non ha ancora avuto un riscontro da parte dell'Amministrazione comunale.

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