Dal Giornale di Treviglio

Shade Music Festival a Treviglio Riflettori puntati su "Papa Sven"

Shade Music Festival a Treviglio Riflettori puntati su "Papa Sven"
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Sven Väth, Solomun, Chris Liebing, Joris Voorn e Sam Paganini. E poi Deborah De Luca, Luigi Madonna, Adriatique, Leon, Luca Agnelli, Monoloc, Dewalta e Lehar. Sono nomi che alla maggior parte di chi ha superato le 30 primavere dicono poco. Eppure per gli amanti della musica elettronica sono dei veri e propri idoli, il gotha verrebbe da dire. Personaggi che dal 7 al 9 giugno saranno protagonisti dello Shade Music Festival, una maratona di 48 ore che (per la maggior parte del tempo) si terrà al PalaFacchetti di via del Bosco. Un evento internazionale che, si stima, porterà a Treviglio un totale di circa 9 mila persone. Ne parla il Giornale di Treviglio.

«È una scommessa». «Per noi lo Shade Music Festival è una scommessa – ha commentato il sindaco Juri Imeri alla conferenza stampa di presentazione dell’evento – Tutto è stato studiato nei minimi particolari e crediamo che si tratto di un’occasione per lanciare messaggi positivi ai giovani». L’obiettivo, infatti, è dare l’occasione di vivere un evento unico nel suo genere. «Siamo alla quinta edizione del festival – ha sottolineato l’organizzatore Giordano Vecchi, titolare della discoteca Bolgia di Osio Sopra – e per la prima volta sarà a Treviglio. Vogliamo portare l’evento a un livello superiore, simile a quelli che si tengono all’estero. Non vogliamo vendere solo musica, ma un’esperienza indimenticabile. E poi speriamo di portare tanta gente a Treviglio».

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Una doppia location. Oltre che al PalaFacchetti, lo Shade Music Festival si terrà anche al Bolgia. I due spazi sono collegati tra loro da circa 15 chilometri di strada. Chi viene con i mezzi pubblici, o non vuole utilizzare la propria auto, ha a disposizione navette tra una location e l’altra. A Treviglio, infatti, la musica inizierà alle 16 del 7 giugno e terminerà alle 2 di notte. Dopodiché, chi vorrà potrà continuare a ballare a Osio Sopra fino alle 16, quando le navette faranno il percorso inverso. Poi ancora musica al PalaFacchetti fino alle 4 di domenica mattina e successivo trasferimento al Bolgia fino al pomeriggio seguente.

Ci sarà anche il “Papa”. Tra i 14 deejay che si esibiranno allo Shade Music Festival ci saranno dei veri propri «monumenti» del genere: la guest star della prima serata sarà il bosniaco Solomun, che nel 2012 aveva avito l’onore di essere consacrato  “Dj of the year. Il sabato sarà invece la volta del tedesco Sven Väth, soprannominato «Papa Sven» perché tutta quanta l’elettronica del pianeta in qualche modo si è ispirata a lui, che è dietro il mixer dal 1981: papa in tedesco vuol dire papà, ovvero (si direbbe a Firenze) il babbo della techno, o il papà della techno. Una carriera quindi inimitabile, grazie anche ai suoi leggendari “Party Cocoon”.

Prevenzione e messaggi positivi. Quando si è sparsa la notizia che a Treviglio si sarebbe tenuto lo Shade Music Festival, qualcuno lo ha paragonato a una sorta di rave party. «Niente di tutto questo – ha assicurato Giordano Vecchi – Noi siamo sempre stati in prima linea per promuovere comportamenti corretti e collaboriamo con le istituzioni per fornire messaggi positivi, soprattutto ai giovani». Per tutta la durata della manifestazione, infatti, saranno presenti i volontari del progetto “Safe Driver” dell’Ats di Bergamo e uno stand di “Atena”, l’associazione dei genitori sulla prevenzione alle dipendenze.

Pd preoccupato. Ma c’è anche chi è preoccupato per lo Shade Music Festival. Il Pd, infatti, ha presentato un’interpellanza (firmata da Erik Molteni, Laura Rossoni e Stefano Sonzogni), a cui verrà risposto martedì in Consiglio comunale, per chiedere rassicurazioni su un evento che avrà una grande risonanza. In particolare, i proponenti ritengono che il PalaFacchetti non sia idoneo a un evento del genere e che la musica, in ore notturne, ma non solo, possa provocare disagi. Ci sono anche timori per eventuali danni al Palazzetto e ai beni dei cittadini che vivono nelle vicinanze.

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