Addio tentazioni "da scaffale"

Fare la spesa nel modo corretto Due app e otto buoni consigli

Fare la spesa nel modo corretto Due app e otto buoni consigli
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Non assomigliano a un cameriere in livrea in carne ed ossa, ma la loro funzione è un po’ quella: dispensare consigli sul modo migliore di fare la spesa. Ossia come mettere nel carrello prodotti sani, dimenticando sugli scaffali il junk-food, il cibo spazzatura, e acquistarli anche al migliore prezzo. Il loro formato, infatti, è digitale, perché si tratta di due app gratuite, già disponibili per smartphone, iPhone, minitablet, iPod touch e i sistemi Andoid, scaricabili dai siti dedicati.

Nuna. È il nome (breve) in codice di Nuna Nutritional Navigator, uno spin-off per la Sorveglianza Nutrizionale e l’Educazione Alimentare, realizzato da Nunacode dopo cinque anni di ricerca condotti dagli esperti dell’Università di Firenze. Guida al supermercato buongustai, golosi, casalinghe, mamme e ogni altro acquirente nella scelta del cibo sano, grazie ad una piramide-dispensa contenuta nell’applicazione, nella quale inserire il codice a barre o il nome del prodotto da mettere nel carrello.

Queste informazioni attivano un’icona semaforica che cambia colore in rapporto alla composizione nutrizionale dell'articolo selezionato, agli alimenti già comprati e alle necessità nutrizionali di salute o benessere del compratore. Ovvero, i piani della piramide saranno verdi o gialli se quel particolare cibo è promosso e approvato e rosso in caso contrario in relazione al profilo nutrizionale (reimpostato) di chi poi dovrà mangiarlo. Facciamo un esempio con la cioccolata: il suo colore sarà arancione (perché proprio sana già di suo non lo è) per il profilo base ma si tramuterà in rosso in caso di ‘mangiatore diabetico’.

Ma a giocare sul semaforo colorato c’è anche un secondo fattore: il tipo e la composizione della spesa già messa nel carrello e, tenendo sempre la cioccolata come alimento di riferimento, questo resterà ancora arancione se si sono acquistati pochi dolci e si arrossirà del tutto se si è già fatta ingordigia di zuccheri, ma (per fortuna) tornerà arancione quando la spesa sarà di nuovo bilanciata da altri alimenti sani come la frutta, la verdura e il pesce, acquistati in quantità sufficienti. In sostanza, Nuna permette di correggere la qualità degli alimenti acquistati e quindi la qualità degli alimenti consumati, di incrementare le proprie competenze nutrizionali e di interagire sempre con un dietista tutor virtuale.

Third Eye Shopping Assistant. Meglio ancora poi se il carrello, oltre che essere sano, sarà anche a buon mercato. Ed ecco che a dirlo è la seconda app, il Third Eye Shopping Assistant, sviluppata da due giovani savonesi con la passione per l’informatica, in grado di confrontare i prezzi e indicare a chi va al supermercato dove trovare quel determinato prodotto al prezzo più conveniente, in base alle segnalazioni ricevute dagli consumatori.

Per avere la risposta desiderata da parte dell’assistente virtuale, sarà sufficiente inserire il prezzo e inquadrare il codice a barre del prodotto. Tanto più che l’applicazione è anche in grado di memorizzare la data e il luogo dell’acquisto permettendo di conoscere le variazioni di prezzo di quell’alimento nel tempo.

 

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8 consigli per una spesa sana. In assenza di applicazioni speciali, pochi trucchi possono aiutare a non cedere alle tentazioni da scaffale. Ecco le 8 mosse per una tavola soprattutto sana.

  1. Fare una lista, anche rispettando l’ordine in cui i prodotti da acquistare sono disposti nel supermercato abituale. Questo aiuterà non solo a resistere alle tentazioni golose ma farà risparmiare tempo (anch’esso prezioso) negli acquisti.
  2. Non andare al supermercato affamati o a digiuno. Perché si metteranno nel carrello una miriade di prodotti ‘inutili’ e nutrizionalmente ingrassanti.
  3. Scegliere cibi ortofrutticoli diversi. Ciò consentirà di rispettare cinque porzioni di verdura e frutta al giorno, consigliate dai principi della dieta mediterranea. Il che significa che gli alimenti verdi dovrebbero riempire almeno un terzo - o anche solo la metà - del piatto, ovvero occupare almeno un terzo del carrello della spesa.
  4. Fare scorta di cibo in scatola, ma non a caso. Bensì di conserve di frutta, verdura e legumi che possono essere nutrienti come i cibi freschi e congelati, sempre disponibili e pronti in pochi minuti. Un recente studio ha rilevato che i pasti preparati in casa contengono, in media, 200 calorie in meno dei pasti al ristorante: meno chili e più risparmio, insomma.
  5. Leggere le etichette con i valori nutrizionali dei prodotti e gli ingredienti. Non solo consentirà di controllare quali siano gli alimenti più sani, ma anche di sceglierli in base al maggiore apporto di proteine, fibre, grassi a seconda delle proprie necessità e profilo nutrizionale.
  6. Provare qualcosa di nuovo. È bene arricchire la dieta con qualcosa di nuovo.
  7. Non comprare i prodotti che stanno ad altezza sguardo. È sempre meglio guardare in alto e in basso sugli scaffali per trovare i prodotti meno costosi della categoria. Può infatti capitare che le aziende paghino di più per collocare i loro prodotti al "livello degli occhi" e questi costi aggiuntivi ricadono poi anche sui consumatori.
  8. Fare un controllo finale. Prima di andare alla cassa, sarebbe bene dare uno sguardo di insieme al carrello e assicurarsi che sia occupato al 50 percento da frutta e verdura, al 25 percento da proteine magre e vegetali e per il restante 25 da cereali integrali. Non dimenticare di controllare poi che ci siano abbastanza grassi sani, come avocado, noci, semi, olio extravergine di oliva e meno grassi saturi come merendine, snack e junk-food. Da mettere appunto nella spazzatura.
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