Si chiamano mioclonie

Vi sembra di cadere nel sonno? La cosa potrebbe essere grave

Vi sembra di cadere nel sonno? La cosa potrebbe essere grave
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Dormire bene di notte è la condizione più importante per vivere giornate intense e produttive. Eppure non a tutti e non sempre riesce facile: riposare per un numero di ore sufficiente a ristorare mente e corpo ci viene talvolta impedito da scadenze di lavoro che impongono veglie estenuanti, da situazioni stressanti in generale e da rumori molesti provenienti dalle case vicine o dall’ambiente esterno. Quando non ci troviamo a nostro agio alla fine della giornata e non riusciamo a rilassarci nemmeno dopo avere bevuto un litro di camomilla, è inevitabile che il nostro sonno (e i nostri sogni) non siano per nulla sereni. Chi è stanco e agitato è più esposto alle mioclonie ipniche, cioè a quei movimenti muscolari bruschi e improvvisi che si verificano poco dopo l’addormentamento. Tuttavia, ne veniamo a conoscenza solo quando il nostro sonno ha avuto dei testimoni.

 

 

Cosa sono le mioclonie. Le mioclonie sono scosse di tipo o ipnico – si verificano durante il sonno - o ipnagogico – si manifestano mentre ci stiamo addormentando. Sono improvvise, brevi, ma intense e colpiscono tutti, senza distinzioni di sesso, né di età. È pur vero che l’assunzione di alcuni medicinali o la presenza di malattie croniche come asma e insufficienza cardiaca predispongono anche ai disturbi del sonno. Quando ci colpisce una mioclonia, il corpo, oppure una parte di esso, sobbalza come se avvertisse un dolore acuto, anche se ovviamente il nostro cervello non registra nessuna sensazione simile. Nella maggior parte dei casi le mioclonie non ci svegliano, tuttavia capita molto spesso che nella prima fase del sonno sogniamo in modo intenso e troppo vivido; vediamo immagini precise, come se avessimo gli occhi aperti. Il professor Gaby Badre, un esperto del sonno presso la London Clinic, spiega: «Mentre dormiamo, si passa attraverso varie fasi. Il sonno leggero si trasforma in un sonno profondo e, di solito dopo 45-60 minuti, ha inizio la fase REM, quella dove gli occhi si muovono molto rapidamente e avvengono i sogni: in questa fase i muscoli sono paralizzati. Tuttavia, in caso di stanchezza eccessiva o ritmi del sonno irregolari, può capitare di entrare nella fase REM in anticipo, prima che il corpo ne sia preparato».

 

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Conseguenze, implicazioni e rimedi. Le mioclonie non hanno delle ricadute serie sulla salute di un individuo, però possono essere una delle cause dell’insonnia cronica, soprattutto se sono continue, intense e ripetitive. In questo caso si accompagnano alla “classica” sensazione di cadere. A sua volta, l’insonnia può essere uno dei fattori che provocano la sonnolenza diurna, insieme all’ipersonnia, alla narcolessia e alle apnee del sonno. Soffrire di un po’ di sonnolenza è normale, soprattutto dopo i pasti, ma sentire il bisogno di distendersi a qualsiasi ora del giorno può diventare una vera patologia. Per evitare che la frequenza delle mioclonie raggiunga livelli allarmanti (e per evitarne le conseguenze), si dovrebbe evitare di fumare e di assumere alcol e caffeina prima di andare a letto. Chi può, inoltre, farebbe bene a allontanarsi da situazioni particolarmente stressanti a livello emotivo, oppure incarichi lavorativi molto faticosi a livello fisico. La cura migliore, tuttavia, è quella indicata dal professor Badre, e cioè adottare un modello di sonno regolare.

 

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Un paio di curiosità sul sonno (ovvero, Paese che vai, sonno che trovi). Non ci crederete, ma tra gli usi e costumi dei Paesi del mondo il sonno occupa una parte importante. Ad averlo scoperto non sono stati intraprendenti antropologi, né viaggiatori particolarmente acuti, ma un’applicazione per smartphone. Sleep Cycle è stata creata per stabilire il ciclo del sonno individuale ed è stata scaricata da molti abitanti del globo. Ciò ha permesso di registrare le abitudini di migliaia di persone, tra i 18 e i 55 anni, dal giugno 2014 al marzo 2015. Grazie ai dati raccolti, si è rilevato che il lunedì mattina è tragico per tutti: la levataccia del primo giorno della settimana è una scortesia della vita a cui non scappa nessuno – pare addirittura che il Sudafrica si svegli alle 6 e 9 minuti del mattino. Martedì non va molto meglio: la maggior parte del mondo è di cattivo umore e gli abitanti di Singapore, Spagna, Svizzera e Brasile iniziano la giornata decisamente irritati. In Italia, invece, è il giorno in cui si dorme meglio in assoluto – in questo è in anticipo sul resto della Terra, visto che per il 58 percento della popolazione globale il riposo raggiunge il massimo di soddisfazione il mercoledì notte. Il restante 42 percento include i Paesi Arabi e preferisce il giovedì notte, perché per loro il weekend inizia di venerdì. Il venerdì è il giorno più bello per gli Stati Uniti, in Costa Rica, Canada, Nuova Zelanda e Svezia: più si dorme, più si è felici. Ovviamente, il giorno che vede più sorrisi stampati sulla faccia delle persone è il sabato. Il 71 percento di noi accoglie il penultimo giorno della settimana con un alto livello di serotonina.

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