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Zanica, il gesto semplice di Fausto che porta con sé un bel messaggio

Zanica, il gesto semplice di Fausto che porta con sé un bel messaggio
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Un gesto piccolo forse, ma dal grande valore simbolico. Così si può riassumere la pulizia di una panchina imbrattata da parte di Fausto Verdelli, zanichese che ha ripulito volontariamente una panca che si trova in via Buonarroti. Un gesto spontaneo, nato da un forte senso civico. Meccanico, 30 anni, Fausto ha raccontato cosa è successo: «Ero fuori casa con mia figlia. Stavo passeggiando e giocando con lei nello spiazzo verde che abbiamo in via, quando mi sono accorto per caso che la panchina che si trova lì era sporca. Era imbrattata con scritte di pennarello e, in realtà, non era la prima volta che la notavo in quello stato». Questa volta, però, qualcosa è scattato nella mente di Verdelli: «Al lavoro uso delle sostanze che puliscono le auto dai segni di pennarello. La panchina in fondo era nuova e mi sembrava un peccato lasciarla in quello stato. Non mi è costato nulla, avendo in casa quel tipo di solvente. L’ho recuperato subito e, dopo aver provato su un pezzo e constatato che le scritte venivano via, ho ripulito l’intera panca».

«Non sono uno che va in giro a pulire panchine – afferma – ma devo dire che da quando sono papà faccio più caso all’ambiente che mi circonda: mi piacerebbe che fosse pulito, ordinato». Insomma, diventare genitore sembra che sia stato determinate per Fausto. Una sensibilità che si è accentuata grazie a una nuova passione di Verdelli, il ciclismo: «Vedere amatori che sono in bici e, dopo aver mangiato le barrette, ne buttano la carta per strada, è un qualcosa che mi dà molto fastidio. Quando pedali, poi, vai a una velocità che ti permette di capire quanto le nostre strade siano piene di piccoli rifiuti. Un qualcosa che ti fa riflettere sul mondo che lasceremo ai nostri figli. Direi – tira quindi le somme – che il mio gesto nasce da due riflessioni: la prima nasce proprio da mia figlia, dal fatto che voglio lasciare a lei e alla sua generazione un ambiente quanto più pulito possibile. La seconda, invece, è legata alla prima: credo che il senso civico, oggi, sia molto importante proprio per far sì che chi viene dopo di noi possa trovare un posto bello in cui vivere».

Ma questo ragionamento non si rivolge solo al futuro; per Fausto, infatti, avere senso civico può aiutare anche i cittadini di oggi: «Spesso vedo che si chiede al Comune di intervenire per far fronte a erba alta in questa o quell’aiuola. Vero, il municipio deve agire per il bene comune; ma non può sempre arrivare dappertutto. Forse, se ognuno di noi riuscisse a prendersi cura di un pezzo di paese, ci sarebbero meno situazioni di disagio». Un qualcosa che non dovrebbe però essere imposta: «Mi rendo conto che imporre regole per la tutela del patrimonio pubblico sia l’unica soluzione efficace nel mondo reale; in maniera utopistica, però, sarebbe bello che tutti si potessero prendere cura del paese in maniera spontanea. Ecco, forse l’importanza del mio gesto sta qui: nell’essere nato senza che nessuno mi chiedesse di pulire la panchina». Fausto conclude lanciando un messaggio: «Tutti dovremmo avere più a cuore il posto in cui viviamo, imparando a guardare al di là del nostro orticello». Insomma, un messaggio che vuole spronare chiunque a impegnarsi un poco per il bene di tutti.

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