Dal Giornale di Treviglio

Amazon, parlano due dipendenti «A Casirate si lavora con serenità»

Amazon, parlano due dipendenti «A Casirate si lavora con serenità»
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Sulle condizioni di lavoro in Amazon si è sentito dire di tutto e di più. Lavorare per Amazon secondo alcuni resoconti sarebbe un vero e proprio incubo, tra turni di lavoro massacranti, tempistiche impossibili da rispettare e divieti persino di andare in bagno. Ma due dipendenti del polo di Casirate raccontano tutta un’altra storia. Ne parla il Giornale di Treviglio.

Welfare e feste. La polemica sulle condizioni di lavoro in Amazon è tornata alla ribalta dopo le recenti polemiche tra l’azienda e il sindacato. Ma chi lavora a Casirate non sembra sentire molto la necessità di tutela sindacale, almeno stando al racconto di Lara Lanzeni e Valentina Sirtori. «Ci avevano detto da subito che il contratto sarebbe stato a termine - spiegano -, sono stati molto onesti. Il clima è sereno, c’è molta disponibilità da parte dei manager che, al bisogno, si mettono anche i guanti e lavorano insieme a noi. L’azienda per noi, e per tutti quelli che ci lavorano, è un po’ come una grande famiglia, dove a tutti viene data l’opportunità di dimostrare il proprio valore e c’è la massima comprensione nel rispetto reciproco. Ci sono alcuni giorni in cui facciamo colazione tutti insieme con le brioches, i giorni in cui mangiamo la pizza tutti insieme in pausa pranzo e festeggiamo anche i compleanni».

 

 

I commenti. I commenti all’articolo non sono mancati, soprattutto su Facebook. Sandro, un ex dipendente, scrive: «Hanno fatto loro proprio il lavaggio del cervello… Sempre a disposizione per dare una mia versione uguale e contraria! Colazioni insieme… torte… quando serve indorare la pillola e c’è qualcuno che ci crede pure… che tristezza». Marco la pensa diversamente: «Non credete a tutto quello che leggete e viene scritto nei vari blog e post riguardo Amazon. Io ho iniziato a lavorare in Amazon a metà ottobre del 2018 a Piacenza, in attesa dell’apertura del nuovo sito a Casirate d’Adda. E in Amazon ci lavoro ancora. Non e vero tutto quello di negativo che viene scritto. Come in tutti i posti, bisogna solo avere voglia di lavorare: non mi risulta che nessuna azienda ti paghi per cazzeggiare. Non e vero che non puoi usufruire del bagno quando ti necessita: ovviamente non ci puoi stare ore. Caffè gratis e acqua gratis, oltre a internet free, sono garantiti. Per quanto mi riguarda, è la prima azienda che trovo molto seria sia per quanto riguarda la sicurezza che per altro. Fiero di essere un magazziniere e di lavorare in Amazon. E fiero di me stesso».

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