Un intervento umanitario

Bill Gates distribuirà galline

Bill Gates distribuirà galline
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«Questa gallina salverà la vita di qualcuno». Può suonare strano un proclama come questo sull’home page di uno grandi guru dell’era digitale come Bill Gates. Ma le cose stanno davvero così: la nuova priorità del fondatore non è quella di riempire ulteriormente il mondo di computer ma quello di disseminare galline. Ovviamente stiamo parlando del Bill Gates filantropo, quello che, con la fondazione messa in piedi con la moglie Melinda in questi anni, avrebbe disseminato ben 28 miliardi di dollari a scopo umanitario.

 

 

Nel suo blog, Bill Gates spiega in modo scientifico le ragioni di questa sua ultima offensiva mediatico-filantropica. «Se viveste con due dollari al giorno cosa si potrebbe fare per migliorare la vostra vita», si chiede Mr. Microsoft. «Questa è una vera domanda per i quasi 1 miliardo di persone che vivono in estrema povertà oggi. Non c'è nessuna singola risposta giusta, naturalmente, e la povertà sembra diversa in luoghi diversi». Eppure, continua Gates, c’è una risposta che ho visto funzionare quasi dappertutto, «ed è stata una sorpresa per me che sono nato e cresciuto a Seattle»: in condizioni di estrema povertà le galline sono un piccolo tesoro. Poi, con pragmatismo, spiega le ragioni. Punto primo: sono facili da allevare e poco costose. Se si vuole metterle al riparo dal principale rischio, un vaccino costa 20 centesimi.

 

 

In secondo luogo, sono un buon investimento. E qui Bill Gates tira fuori tutta la sua visione da business man: «Supponiamo che un nuovo agricoltore inizi con cinque galline. Uno dei suoi vicini possiede un gallo per fertilizzare le uova delle galline. Dopo tre mesi, può avere un gregge di 40 pulcini. Alla fine, con un prezzo di vendita di 5 dollari per il pollo - che è tipico in Africa occidentale – il nostro agricoltore può guadagnare più di mille dollari l'anno, contro la linea di estrema povertà di circa 700 l’anno». Poi Bill Gates aggiunge due altre ragioni per investire in galline: primo, proteggono dalla malnutrizione infantile, che oggi uccide circa 2,3 milioni di bambini l’anno. «Le uova sono ricche di proteine e di altre sostanze nutrienti», sottolinea Bill. Secondo, le galline sono una forma di investimento nel lavoro delle donne: stanno vicine a casa, a differenza del grande bestiame, che invece è destinato alla cura degli uomini. Bill Gates rivela anche chi gli ha suggerito di investire sulle galline: «Batamaka Alcuni, un antropologo del Burkina Faso che ha lavorato con la nostra fondazione, ha trascorso gran parte della sua carriera a studiare l'impatto economico di allevamento di polli nel suo paese d'origine».  

 

 

Per tutte queste ragioni Bill e sua moglie Melinda hanno lanciato una grande campagna per diffondere l’allevamento delle galline in alcuni Paesi dell’Africa Sub Sahariana, a partire dal Burkina Faso. «La nostra fondazione scommette sulle galline. Accanto a partner in tutta l'Africa sub-sahariana, stiamo lavorando per creare sistemi di mercato sostenibili per il pollame. È particolarmente importante assicurarsi che gli agricoltori possono acquistare galline che siano state adeguatamente vaccinate e ben si adattano alle condizioni di crescita locali». Alla fine Gates, dichiara il suo obiettivo ambizioso. Distribuire 100mila pulcini e aiutare il 30 percento delle famiglie rurali in Africa sub-sahariana facendo crescere razze migliorate di polli vaccinati, che oggi rappresentano solo il 5per cento in quelle zone. «Può sembrare strano», conclude Bill Gates, «ma voglio davvero dire che  sono entusiasta delle galline».

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