Atalanta-Sassuolo 2-1

Meglio non belli ma vincenti che bravi ma alla fine sconfitti

Meglio non belli ma vincenti che bravi ma alla fine sconfitti
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Sudata, bagnata, sofferta e pure un po’ fortunata, ma tremendamente importante per il morale e per la classifica. Sotto il diluvio che a più riprese ha condizionato la manovra, l’Atalanta trova la prima vittoria stagionale in campionato e piega il Sassuolo per 2-1 grazie ai gol dei due centravanti (Cornelius e Petagna) e alle parate di Berisha, che nel finale ha salvato il risultato. Il turnover di Gasperini, necessario visti i tanti impegni in programma, ha fiaccato un po’ la verve degli orobici ma in casa l’Atalanta ha una marcia in più e quando si attacca sotto la Curva tutto diventa possibile. Per la Dea ottima prova di Caldara e Toloi in difesa, Castagne e Cristante in mezzo, oltre al vichingo Cornelius in attacco: applausi anche per Kurtic, Hateboer e Petagna che sono entrati nella ripresa risultando determinanti.

 

 

Tutto confermato in casa Atalanta per Gasperini. Il tecnico di Grugliasco, dopo l’annuncio a sorpresa della vigilia, conferma le scelte e manda in campo una formazione con alcune variazioni rispetto alla squadra scesa in campo a Napoli. In difesa Caldara ritrova una maglia da titolare, con Toloi e Masiello a fargli da scudieri (panchina per Palomino); in mezzo al campo spazio per Castagne e de Roon, con Cristante e Gosens, mentre in attacco tocca a Ilicic e Gomez innescare l’esordiente (dal primo minuto) Cornelius. Nel Sassuolo, Bucchi rivoluziona un po’ la squadra rispetto alle attese e sceglie un 3-4-3 molto più simile ad un 3-5-2, visto che sugli esterni giocano dei difensori come Lirola e Adjapong. In attacco, il tecnico ex Perugia si affida a Berardi e Falcinelli con Politano inizialmente in panchina. Pioggia battente sullo stadio di Bergamo ma campo in ottime condizioni. Purtroppo, causa meteo, larghi vuoti nelle zone scoperte delle tribune.

La gara inizia sotto il diluvio e le due squadre si affrontano a viso aperto regalando uno spettacolo comunque divertente al pubblico presente. Di conclusioni pericolose non se ne vedono, la squadra nerazzurra spinge sulle fasce ma la manovra è meno spumeggiante di altre volte: Ilicic a destra e Gomez sulla corsia opposta non riescono a sfondare contro la difesa stagna del Sassuolo e il primo squillo degno di nota è firmato Berardi (19’) con un sinistro strozzato che si spegne sul fondo. Il numero 10 atalantino, nonostante una scarpata killer di Berardi (scarpa levata e calcino strappato proprio all’altezza del tallone), cerca di accendere la luce con i suoi movimenti e al 23’ il suo tocco per Ilicic è tardivo ma efficace: sinistro del numero 72, palla alta di un metro e rimpianti per la buona occasione sprecata. I nerazzurri insistono, ma al 28’ succede quello che su un campo di Serie A non si dovrebbe mai vedere: punizione per l’Atalanta, Gomez tocca per Ilicic che si accentra ma si fa ribattere la conclusione dando il via ad un contropiede magistrale chiuso da Sensi (assist di Berardi) tra le gambe di Berisha.

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I nerazzurri per qualche minuto sembrano accusare il colpo, un paio di spizzate su calcio d’angolo mettono pressione alla difesa, ma quando meno te lo aspetti ecco la fiammata del vichingo. È il 35’, Toloi lancia la palla nello spazio per Ilicic, che non tocca (il Var conferma) e alle cui spalle arriva Cornelius: il numero 9 danese viene contrato da Magnanelli ma quando il capitano neroverde e Cannavaro sembrano in controllo arriva la stoccata improvvisa in girata mancina del centravanti nerazzurro che si insacca all’angolino e pareggia i conti. Prima del riposo il Sassuolo sfiora ancora il gol con Falcinelli (46’, zuccata su cross di Berardi) ma la palla va fuori di poco e le squadre vanno al riposo con il punteggio di parità. Ad inizio ripresa la partita resta molto bloccata, il Sassuolo al 55’ cerca la via del gol con Berardi che arriva tardi sul cross di Sensi e la squadra orobica al 69’ finisce pure i cambi con Gosens che deve lasciare il campo per un fastidio muscolare. La manovra scorre meno rispetto ad altre volte, il turnover sembra aver tolto un po’ di certezze e Gasperini in panchina è una furia, ma i nuovi entrati (Hateboer, Kurtic e Petagna) hanno comunque un buon impatto sulla partita e qualcosa nella zona offensiva succede.

Al 71’, Hateboer cerca la via del gol con una conclusione mancina che Consigli blocca a terra ma è al 72’ che lo stadio grida al gol: l’esterno olandese sulla fasce destra viene imbeccato da Kurtic, il pallone in mezzo per Petagna è molto interessante ma il centravanti è leggermente in ritardo e l’azione sfuma. I nerazzurri spingono in modo un po’ confuso, sulla sinistra il Papu sembra in difficoltà ma ancora una volta è dai suoi piedi che nasce l’azione decisiva. Al 77’, il numero 10 orobico alza la testa e mette al centro, Kurtic e Cannavaro sul primo palo non ci arrivano e alle loro spalle spunta Petagna che mette il piedone e beffa Consigli sul primo palo. I neroverdi protestano per un fallo sul loro difensore centrale partenopeo, il direttore di gara Manganiello chiede il Var ma dalla regia confermano che non c’è nulla da verificare e il gol viene confermato. Nel finale gli ospiti spingono molto, un paio di disimpegni sporchi della Dea finiscono sui piedi dei giocatori emiliani e servono due miracoli di Berisha per salvare il risultato: all’88’ Matri imbecca Ragusa solo davanti all’estremo albanese della Dea, l’uscita è provvidenziale e la porta è salvata; al 93’ sul colpo di testa di Acerbi serve un gran colpo di reni per dire di no agli emiliani.

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L’Atalanta chiude un po’ in affanno ma i nerazzurri creano anche l’occasione per il 3-1: Petagna al 92’ è bravo a smistare al centro per l’accorrente Gomez ma il capitano dopo aver saltato agevolmente il diretto avversario viene anticipato in modo regolare da Lirola che salva tutto. Al triplice fischio, il popolo atalantino esulta, la prestazione non è stata delle migliori ma dopo tanti complimenti e nessun punto, stavolta è giusto gioire per un successo importante che permette di lasciare il fondo della classifica in vista dello storico ritorno in Europa che sarà segnato da Atalanta-Everton di giovedì a Reggio Emilia.

 

 

Atalanta-Sassuolo 2-1
Reti: 28’ Sensi (S), 35’ Cornelius (A), 77’ Petagna (A)

Atalanta (3-4-3): Berisha, Toloi, Caldara, Masiello, Castagne, Cristante, de Roon, Gosens (69’ Hateboer), Ilicic (58’ Kurtic), Cornelius (65’ Petagna), Gomez. All. Gasperini.

Sassuolo (3-5-2): Consigli, Letschert, Cannavaro, Acerbi, Lirola, Sensi, Magnanelli (80’ Matri) , Mazzitelli (73’ Duncan), Adjapong, Berardi, Falcinelli (75’ Ragusa). All. Bucchi.

Abitro: Manganiello di Pinerolo (Del Giovane e Santoro; Rapuano; Irrati e Balice).

Ammoniti: 53’ Magnanelli (S).

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