Uno studio texano

C'è una cosa facile che potete fare per addormentarvi meglio e subito

C'è una cosa facile che potete fare per addormentarvi meglio e subito
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C’è qui conta le pecore e chi passa in rassegna le cose o gli appuntamenti programmati per la giornata successiva, professionali o privati. Ma se i primi alla fine prendono sonno, gli altri restano gran parte della notte con gli occhi sbarrati o dormono qualitativamente male. Tuttavia per i secondi la soluzione c’è: tenere sul comodino carta e penna e annotare, mano a mano che vengono a mente, le occupazioni dell’indomani e gradualmente la mente insieme ai pensieri si rilassa, lasciandosi cogliere da Morfeo. Parola di un gruppo di ricercatori della Baylor University in Texas, Stati Uniti, che ha pubblicato l’esperimento sul Journal of Experimental Psychology.

Carta e penna. Potrebbero essere questi due strumenti efficaci per prendere sonno, dedicati in particolare agli insonni cronici o a chi si fa prendere dall’ansia poco prima di addormentarsi, sentendosi in colpa per quanto non ancora concluso nell’arco della giornate e ancora in stand by per l’indomani. Un gruppo di ricercatori americani, attraverso un esperimento condotto su un piccolo numero di volontari, ma i cui risultati preliminari sembrerebbero promettenti, asserisce che mettere nero su bianco gli impegni prossimi qualche minuto prima di spegnere la luce sarebbe uno scaccia-ansia e un cattura-sonno.

 

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L’esperimento. È stato condotto su 57 adulti volontari, tra i 18 e i 30 anni, invitati dai ricercatori a trascorrere la notte allo Sleep Neuroscience and Cognition Laboratory, così da potere misurare la qualità del sonno con la polisonnografia, una particolare strumentazione capace di rilevare possibili disturbi del risposo attraverso parametri fisiologici tra cui ad esempio l'attività cerebrale e i livelli di ossigeno, nel pazienti addormentati. I partecipanti allo studio sono stati suddivisi a random in due gruppi i quali cinque minuti prima delle 22.30, orario previsto per andare a letto e spegnere la luce, dovevano stilare una precisa lista. Alcuni con le cose già concluse nei giorni precedenti, secondo quella che i ricercatori hanno definito una completed list, e gli altri redigendo invece un elenco delle cose in programmazione, una to do list, insomma, degli impegni attesi per l’indomani o per i giorni successivi. A sorpresa, i ‘lo devo fare domani’ prendevano sonno più facilmente e tanto più la lista era dettagliata tanto maggiore erano le probabilità che schiacciassero gli orbi più velocemente. I l’ho già fatto,  invece, dovevano attendere più a lungo prima che Morfeo li stringesse nel suo sonnacchioso abbraccio, con un ritardo tanto maggiore quanto più minuziosa era la lista dei compiti già assolti.

 

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Superare i limiti. Gli scienziati lo sanno che lo studio richiede ulteriori approfondimenti, aumentando in particolare il numero di partecipanti e estendendo l’inclusione a volontari anche con problemi di ansia e depressione. Due fattori che potrebbero compromettere gli esiti della scrittura sull'addormentarsi. Così l’indagine proseguirà, oltre che con giovani sani, anche con categorie più a rischio come gli insonni, per testare se redigere la lista delle future occupazioni può comunque favorire il sonno, o viceversa allontanarlo, sebbene precedenti esperienze di scrittura siano già state suggerite e adottate in per questi casi particolari.

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