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La carezza del Papa a Lorenzo «bimbo coraggioso» da Treviolo

La carezza del Papa a Lorenzo «bimbo coraggioso» da Treviolo
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21 settembre, Sala Apostolica in Vaticano. Papa Francesco fa il suo ingresso per incontrare i fedeli, ma subito la sua attenzione viene catturata da un bambino vivace, che scorrazza felice nel tentativo di arrampicarsi sulle gambe della mamma. Il Papa si avvicina, lo accarezza e, senza sapere nulla della sua storia, gli dice: «Tu sei un bambino coraggioso». È visibilmente commosso Luca Foletti mentre racconta l’incontro tra il Santo Padre e suo figlio Lorenzo. Che, più che essere un bambino coraggioso, è un autentico guerriero. Infatti, il 2 giugno 2018 è stato sottoposto a un trapianto di fegato a causa di una malattia rara, l’Atresia della vie biliari. Ma, nel momento in cui ha pronunciato queste parole, il Papa non era ancora a conoscenza di questo fatto. «Eravamo in prima fila e Lorenzo ha mostrato subito la sua vivacità. Il segretario del Papa e altre persone dell’Ordine Vaticano si avvicinavano e lo accarezzavano. Era la mascotte. Io e mia moglie Irina cercavamo di trattenerlo ma loro ci dicevano di lasciarlo fare, che al Papa avrebbe fatto piacere».

 

 

Ma come sono arrivati fin lì, Lorenzo e i suoi genitori? «È una storia fatta di coincidenze - racconta Luca -. A voler ben guardare tutta la nostra vita, da Lorenzo in avanti, è segnata dalle coincidenze. Lorenzo è stato concepito a San Valentino e il San Valentino dopo è cominciato il nostro calvario in ospedale. Infine questo San Valentino ha avuto un altro ricovero per un intervento, sempre al Papa Giovanni». Il 2 giugno è la data in cui il suo angelo gli ha donato la vita attraverso l’organo. «E il 2 giugno di quest’anno siamo stati invitati da una coppia di amici a una comunione nel mio paese natale, Santo Stefano Lodigiano, celebrata da monsignor Rino Fisichella. Lo abbiamo incontrato, ha benedetto Lorenzo e gli abbiamo regalato la maglia di Insieme "Oltre le Onde" con la brochure della nostra storia». Nel colloquio che hanno avuto, il monsignore si è rivelato una persona attenta, molto semplice e dal grande carisma. «E non a caso il tutto è avvenuto nell’anniversario del trapianto». Luca, in quell’occasione, ha chiesto al monsignore se fosse possibile incontrare il Papa e, visto che la famiglia Foletti ha una storia molto particolare, hanno avuto questa opportunità, che si è concretizzata il 21 settembre. «Per noi, è un’altra data simbolo, perché è il giorno delle dimissioni di Lorenzo dalla lungo degenza dello scorso anno al Papa Giovanni». Insomma, un sacco di coincidenze, probabilmente non avvenute per caso.

Fino all’incontro con il Santo Padre. «È stato un momento profondo, abbiamo avuto la fortuna di poterlo salutare personalmente. Si procedeva in fila e, quando è stato il nostro turno monsignor Fisichella, che era al suo fianco, gli ha spiegato la nostra storia». Il Papa si è dimostrato molto...

 

Articolo completo a pagina 32 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 7 novembre. In versione digitale, qui.

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