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La stracciatella di Bergamo è doc: «La facciamo come 50 anni fa»

Promozione che unisce i gelatieri della città. Alla presentazione Niccolò Panattoni, nipote di Enrico, inventore del gusto nel '61. Gelato in festa a maggio

La stracciatella di Bergamo è doc: «La facciamo come 50 anni fa»
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La stracciatella scende dal colle. Aperto, ovvero La Marianna, dove è nata. Scende e porta notorietà alla Bergamasca tutta. Il gusto di gelato creato da Enrico Panattoni nel 1961 è diventato un volano per nuove strategie di sviluppo del settore ed elemento di attrattività turistica su scala nazionale ed estera, sostenuto da filiera produttiva, istituzioni, leve avanzate del marketing. Ognuno per le sue competenze ma compatti, un po’ come fa il cioccolato «stracciato» nel Fiordilatte. Lunedi 25 settembre, nella sala di Porta Sant’Agostino, è stato presentato il progetto La stracciatella il gelato di Bergamo, un insieme di strategie e iniziative per valorizzare e rilanciare l’eredità gastronomica della stracciatella. A partire dalla registrazione del marchio, con logo minimal: elementi netti di colore scuro come scaglie di cioccolato sullo sfondo bianco della panna, sostenute da un cono stilizzato. Promosso dai Gelatieri Bergamaschi, Ascom Bergamo e sostenuto dalla Camera di Commercio, La stracciatella il gelato di Bergamo si inserisce tra i progetti di East Lombardy - Regione Europea della Gastronomia per promuovere il territorio attraverso la promozione delle sue tradizioni enogastronomiche.

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«È stato più semplice del previsto portare avanti il progetto. Grazie alla famiglia Panattoni, che ha dato grande disponibilità - ha spiegato Giovanna Ricuperati di Multi, partner per il marketing e la promozione dell’iniziativa -. Si presenta un brand, ma il meglio deve ancora venire, con il coinvolgimento capillare delle gelaterie e del territorio». Secondo Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo, «mettere insieme La Marianna con gli altri gelatieri non era scontato. Speriamo siano sempre di più gli artigiani del settore ad aderire, utilizzando la ricetta della stracciatella codificata in un disciplinare di produzione scritto dal Comitato Scientifico Expogelato: ciò permetterebbe di accrescere la riconoscibilità territoriale del gusto inventato da Enrico Panattoni. Bergamo ha inoltre un distretto che ha pochi uguali nel mondo sulla filiera del gelato (battuta solo da Rimini), quindi l'aggregazione vuol essere sia orizzontale, cioè tra gelaterie, che verticale, con chi produce i macchinari». «Quando pensiamo al Chianti pensiamo alla Toscana, la piadina ricorda la Romagna, speriamo che in futuro parlando di stracciatella si pensi a Bergamo», si è augurato invece Massimo Bosio, presidente dei Gelatieri Bergamaschi. Per avere la sicurezza certificata che la stracciatella sia proprio nata nel 1961, a Bergamo, per mano di Panattoni, ci si è rivolti a Luciana Poliotti, giornalista e storica del gelato: «Non è stato facile - ha commentato Poliotti - ma le mie ricerche tra i ricettari dal 1600 a oggi hanno confermato l’ipotesi di partenza: non ci sono precedenti nella storia».

Veniamo alla genesi del gusto. Enrico Panattoni, padre di Popi (soprannome di Fabrizio) e nonno di Niccolò, oggi al timone dell’attività, si ispirò alla stracciatella alla romana (brodo bollente, in cui viene immerso un uovo crudo che, per via dell’alta temperatura, si «straccia» nel piatto), semplicemente trasportata dal piatto bollente al freezer. «Nonno Enrico - racconta Niccolò Panattoni - voleva spaccare il mondo. Apri in via Colleoni per produrre il castagnaccio. Ha perfezionato la tecnica gelatiera a Firenze e nel 1953 ha rilevato La Marianna, prima solo caffetteria. Ha sperimentato molto prima di ottenere la forma gelato di quella minestra romana che tanto andava al ristorante. È piaciuta subito molto, la stracciatella, e la produciamo ancora nello stesso modo: mio nonno sarebbe orgoglioso di questo progetto, ne sono sicuro».

Grande festa a maggio. Le scaglie di cioccolato fondente spezzettate dal mantecatore sono al centro del kit promozionale (marchio, locandine, cartoline) ma anche delle iniziative di «stracciatelling», narrazione del gusto anche per vie social. Infine, a maggio (e poi ogni anno), grande giornata del gelato in Piazza Vecchia. Ultimo ma non meno importante, il coinvolgimento di sponsor e partner di primo piano. Due nomi su tutti: Lactis e il cioccolato Callebaut, prestigioso marchio belga.

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