La mappa interattiva

L'atlante digitale dei cammini d'Italia Per un turismo slow, zaino in spalla

L'atlante digitale dei cammini d'Italia Per un turismo slow, zaino in spalla
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Nelle foto, la via di San Francesco

 

Dal 4 novembre è online sul sito del MiBACT l’Atlante digitale dei Cammini d’Italia, un’iniziativa nata per incentivare il turismo sostenibile e far conoscere l’Italia che resta al di fuori dei percorsi tradizionali. Un progetto nato nel 2016, anno che il Ministero dei Beni Culturali aveva dedicato ai cammini, preludio del tema del 2019, ovvero il turismo lento. Un’idea che risponde alla crescente domanda, in ambito turistico, di viaggi green, un mercato che, secondo la Borsa Italiana del Turismo, cresce di circa il 9 per cento all’anno, seguendo il generale trend di crescita del turismo sostenibile.

I numeri e i criteri. L’atlante comprende 6.600 chilometri di itinerari naturalistici, culturali, religiosi e storici, mappati grazie al lavoro del Comitato per i borghi turistici italiani, un organo formato dall’Anci (l’associazione dei comuni), le province autonome, le regioni e il ministero, che hanno lavorato insieme alla mappatura e selezionato i percorsi da inserire nell’atlante. Undici i criteri da superare perché il cammino venisse incluso nell’atlante, tra i quali la segnaletica stradale, la descrizione online del percorso, i servizi di alloggio e ristorazione, la manutenzione garantita dagli enti locali, le informazioni disponibili per i viaggiatori. Centotredici le candidature presentate, tra le quali hanno superato il vaglio del Comitato solo quarantuno; tutti gli altri cammini potranno essere aggiunti in futuro, quando raggiungeranno gli standard richiesti.

 

 

Un progetto che ha anche portato ad un cospicuo impegno finanziario del Ministero dei Beni Culturali, che ha stanziato 60 milioni di euro per miglioramenti strutturali sui percorsi, così da adeguarli agli standard degli itinerari internazionali. Accanto a questo tipo di azioni sono state anche avviate iniziative di recupero di case cantoniere e di beni demaniali inutilizzati, che potrebbero diventare strutture ricettive. Il Comitato per i borghi turistici italiani ha anche iniziato l’elaborazione di linee guida e di modelli che possano favorire la creazione di un Forum nazionale sui borghi così da ripetere la mappatura dei cammini anche per i borghi d’Italia.

I cammini. Dal cammino di San Benedetto a quello che ripercorre l’esilio di Dante, dal sentiero della Pace (sui luoghi della prima guerra mondiale) fino ai percorsi all’interno dei parchi naturali, passando per le rotte più conosciute come la via Appia e la Francigena. Un’Italia da vedere lentamente, a piedi, a cavallo o in bicicletta, così da potersi immergere appieno nelle realtà locali, per andare oltre la semplice vacanza e scoprire un panorama fatto non solo di natura ma anche di eno-gastronomia, cultura e spiritualità.

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L’atlante è una mappa interattiva dove è possibile visualizzare i diversi cammini e verificarne l’itinerario, il numero di tappe, la lunghezza del percorso e il tipo di segnaletica disponibile. Di ciascun itinerario è fornita una descrizione coni luoghi di interesse culturale, spirituale e naturalistico, con collegamenti ai siti dei singoli percorsi dove poter reperire informazioni approfondite, anche riguardo alle strutture ricettive presenti.

Milletrecento chilometri in lunghezza e seicento di larghezza per uno Stato, il nostro, dove per secoli si sono svolti pellegrinaggi sui luoghi dei santi o sulle vie che portavano i cristiani a Roma. Con l’atlante digitale dei cammini d’Italia è stata (finalmente) iniziata la mappatura dei percorsi naturalistici, spirituali e storici del nostro Paese dove sempre di più sono le persone che vogliono riscoprire il territorio con scarpe da trekking e zaino in spalla. Una rete di mobilità slow che inserisce l’Italia nell’atlante mondiale delle vie verdi, per permettere a tutti di scegliere la strada più adatta al viaggiatore green che c’è in noi.

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