La prima conferenza stampa

«Non possiamo deludere i tifosi» Gasp vuole subito il massimo

«Non possiamo deludere i tifosi» Gasp vuole subito il massimo
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Il primo Gasperini della stagione in conferenza stampa pre-campionato è carico e voglioso di cominciare. Oltre 22 minuti di domande e risposte, tanti spunti interessanti e una certezza: l’Atalanta c’è e vuole ripartire alla grande.

La Roma

«La squadra giallorossa ha perso Rudiger e Salah ma in generale è la stessa squadra dall'anno scorso. Sono arrivati secondi, hanno fatto bene e mi sembra una squadra forte che si giocherà il campionato con Juventus e Napoli. Non si sa mai se è meglio affrontare subito certe squadre, un po’ per tutti la gara d’esordio è un’incognita. Non credo sia il massimo partire con Roma e Napoli, ma cerchiamo subito di fare il massimo. Sarà la prima senza Totti dopo 25 anni, in panchina c’è Di Francesco e mi aspetto che porterà le sue idee come fece a Sassuolo. E parte con una squadra di valore».

Lo spirito dell’Atalanta

«Gli obiettivi vanno visti strada facendo, è difficile ora capire dove collocarci. Sono d’accordo con il presidente, partiamo con la voglia e l’intento di raggiungere al più presto i quaranta punti. Per il resto c’è tempo e durante il percorso vedremo che cosa potremo fare. Iniziamo una nuova avventura con ritmi diversi e molto impegnativa per tutti. Vogliamo giocarla al meglio, abbiamo fatto di tutto per arrivarci e la mia unica speranza è di non avere intoppi anche piccoli che possono poi condizionare 5-6 partite ravvicinate».

Il mercato

«Si lamentano tutti della lunghezza e delle date, ma nessuno fa nulla per cambiare. È complicato e crea problemi, alle piccole come alle big. Noi adesso siamo tutti a disposizione, ci sono giocatori che devono ancora arrivare alla migliore condizione come de Roon e Caldara, ma per il resto siamo in una buona forma. La preparazione mi ha soddisfatto, non ci sono stati intoppi e sappiamo di aver fatto un buon precampionato, ma il campionato ora è diverso. Tornando al gruppo, la squadra ha dato ampie garanzie e a maggio era già fatta per il nuovo anno nonostante Gagliardini e Kessiè. Le situazioni di Conti e Spinazzola non erano prevedibili e hanno generato un problema, adesso c’è questa situazione e dobbiamo vedere come fare e come organizzarci. Pensavamo di essere già a posto e invece dobbiamo lavorare. Sono arrivati tanti stranieri e anche questo non era previsto, ma facciamo di necessità virtù e andiamo avanti cercando di rodarci al meglio».

 

 

La formazione e l’assetto

«Caldara e de Roon stanno bene e lavorano con noi, serve ancora un po’ di tempo, ma se per il centrocampista si tratta solo di inserimento, il centrale di difesa invece è rientrato dagli impegni con la Nazionale con qualche problema di troppo. Pensando al modulo vediamo cosa dice il campo, adesso Spinazzola non c’è e quindi dobbiamo valutare tante cose. Certamente ci sono nel gruppo tanti ottimi ragazzi, andiamo avanti partita per partita e cerchiamo di fare il massimo. Già contro la Roma. Gosens? È pronto per debuttare, ha già giocato e quindi non ci sono problemi».

La questione Spinazzola

«Spinazzola è sempre convocato, almeno fino a quando resterà all’Atalanta. Non voglio parlare troppo di questa situazione perché sono molto dispiaciuto, soprattutto per lui. Per quanto mi riguarda uno deve sempre giocare fino a quando è in una società. Parlando in generale, devo dire che sono tutti ragazzi giovani ma sono convinto che sia solo una questione di denaro. Per i giocatori, per gli agenti, per chi compra e per chi vende. Un allenatore può dare suggerimenti e dire come la pensa, in questo momento Spinazzola non c’è e io penso a come giocare senza di lui: certamente non andremo in campo in dieci. Ci sono delle forzature di chi sta alle spalle, i ragazzi crescono con quello che gli viene trasmesso e quindi non ci si deve stupire nemmeno troppo».

La carica dell’ambiente

«Intorno a noi c’è un ambiente eccezionale e noi non possiamo deludere i tifosi. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato per tenere alta l’aspettativa, la gente ci chiede di fare il massimo e nessuno fa proclami. Dobbiamo dimenticare la stagione scorsa, rimarrà negli annali, ma si riparte da capo. Ci sarà il campionato e poi anche l’Europa League. Quindi avanti con grande voglia per mantenere tutto questo entusiasmo. Abbiamo fatto molto bene, meglio di così non poteva andare ma adesso tocca confermarsi. Mi aspetto un campionato molto più equilibrato e per questo non me la sento di mettere un obiettivo».

Il VAR

«Indietro non si può tornare, è una novità importante e sono molto curioso. Ci sono situazioni che potranno essere risolte in modo netto, c’è tanto studio dietro e una grande volontà di migliorare, ma qualche problema può nascere. L’intenzione è buona, come tutte le novità servirà tempo e dobbiamo tutti essere positivi. Questo sarà il primo passo, speriamo anche in un po’ di fortuna e dobbiamo avere fiducia anche se alcune situazioni saranno sicuramente difficili da risolvere e interpretare».

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