Le premesse sono interessanti

Il primo giorno di Gasp a Rovetta

Il primo giorno di Gasp a Rovetta
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Foto Atalanta.it

 

Al mattino sotto il cielo velato con una leggera brezza ristoratrice a spezzare la fatica, nel pomeriggio baciata da un sole molto caldo che ha accompagnato il lavoro fino all’ora di cena. Dopo il raduno di domenica al Comunale, l’Atalanta di Gasperini ha iniziato il ritiro in Valle Seriana con le prime sedute sul campo del Centro Sportivo Marinoni di Rovetta. Il lunedì di lavoro è servito ai presenti sulle tribune (alcune decine i tifosi che hanno seguito la preparazione sul campo tra mattino e pomeriggio) per iniziare a conoscere il nuovo tecnico Gasperini. Poche le indicazioni degne di nota ma qualcosa si è già visto. E le premesse sono interessanti.

 

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In campo alle 9.30: tattica a gruppi, palestra e corsa. La prima seduta è iniziata, puntuale, alle 9.30. I giocatori e lo staff dormono al Grand Hotel Presolana di Dorga (Castione della Presolana), il trasferimento in pulmino dura più o meno 10 minuti e negli spogliatoi Raimondi e compagni trovano tutto già pronto molto prima che inizi la seduta: come sempre, il mitico magazziniere Dorino è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via e non c’è nulla fuori posto.

Il gruppo è stato diviso in base alla tipologia di lavoro da svolgere e la prima curiosità che si è notata riguarda il lavoro tattico. Gasperini sul campo non effettua le esercitazioni a coppie (uno lavora, l’altro osserva) ma preferisce che tutti gli uomini siano parte attiva (c’è chi attacca e chi difende e i ruoli poi si invertono). Nelle prime prove, si è vista la difesa a 3 composta da Toloi a destra, Masiello a sinistra e Caldara (giovane rientrato dal prestito al Cesena) al centro, mentre il duo di centrocampisti centrali era formato da Cigarini e dal giovane Kessie.

 

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Gasp, il 3-4-3 3 i primi movimenti. Il tecnico ha dimostrato di avere piede delicato partecipando attivamente alle esercitazioni con l’assistente Fumagalli e il suo secondo Gritti. Ai giocatori Gasperini ha spesso parlato con toni pacati, spiegando i movimenti che devono essere fatti e insistendo sia sulle verticalizzazioni che sulla densità da proporre attorno al pallone: un’indicazione per chi attacca, una per chi difende e tanta disponibilità per cercare di trasmettere le sue idee il più velocemente possibile.

Quando il gruppo presente in campo (c’erano anche Gagliardini, Djimsiti e Carmona tra gli altri) si è alternato con attaccanti e centrocampisti sono cambiate le esercitazioni, ma non l’approccio del mister. Gasperini e Fumagalli si sono posizionati al centro del campo, ai lati si sono alternati Gomez, Paloschi e D’Alessandro con Monachello (alternativa a Gomez, ruolo inedito per lui), Petagna, Spinazzola, Conti e Raimondi: 5 contro 3 attaccando la porta, Mazzini tra i pali e qualche bella trama. Il tecnico, pure questa volta, ha spesso dato suggerimenti e cercato di muovere i suoi ragazzi correggendo posizioni e traiettorie.

Corsa personalizzata e senza un riferimento. A fine seduta (complessivamente al mattino il lavoro è durato due ore) razione di corsa per tutti con una lavagna in bella mostra a bordo campo. Il preparatore atletico Borelli ha stilato una lista con le pulsazioni che ogni giocatore deve mantenere perché lo sforzo sia allenante e tutti i giocatori hanno iniziato le razioni di corsa con l’occhio al cardiofrequenzimetro e movimento libero sul campo. Gasperini, fermo al centro del terreno di gioco, ha osservato i suoi ragazzi mentre macinavano metri di corsa colloquiando spesso con Borelli e con alcuni di loro per capire le prime reazioni alla fatica. Alle 11.30, rompete le righe e rientro negli spogliatoi per la pausa prima del lavoro pomeridiano.

 

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Nel pomeriggio in campo alle 17.20, anche Dramè e Kurtic presenti. Dopo il riposo, il tecnico di Grugliasco ha raccolto i suoi collaboratori in una sala dell’hotel che ospita la squadra per un briefing e alle 17 sono ricominciati i lavori a Rovetta. Dopo una ventina di minuti in palestra, Gomez e compagni hanno fatto capolino sul terreno del centro sportivo seriano e gli applausi dei tifosi sono partiti spontaneamente. La seduta di allenamento è iniziata con la squadra divisa in 3 mini gruppi (senza pettorina, con pettorina gialla e con pettorina rossa). Dopo una serie di scambi palla a terra i giocatori sono stati impegnati in mini sfide 6 contro 4 (con due jolly) sotto gli occhi attenti dello staff di Gasperini.

Il tecnico ha quindi schierato due formazioni da 11 per una partitella a metà campo e le scelte hanno svelato alcune idee che evidentemente frullano in testa al mister. Da una parte Conti, Toloi e Caldara in difesa, Freuler, Cigarini, Carmona e Dramè a centrocampo, D’Alessandro, Paloschi e Monachello in avanti per la squadra senza pettorina; dall’altra Gasperini ha schierato Djimsiti, Stendardo e Masiello in difesa, Raimondi, Kessie, Gagliardini e Spinazzola a centrocampo, Kurtic, Petagna e Gomez in attacco.

 

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Conti in difesa, Freuler esterno e Kurtic in attacco. In questo periodo ogni allenatore valuta attitudini e fa tante prove. L’inizio dei lavori a Rovetta certifica come il nuovo mister stia cercando di capire se Conti può fungere anche da terzo difensore centrale (Migliaccio e Suagher hanno qualche problema fisico) e il ragazzo si sta applicando parecchio. Contro Gomez non è stato facile, ma Conti ha ottima gamba e l’esperimento potrebbe anche avere un futuro.

Con tanti centrali di centrocampo, nelle esercitazioni e nella partitella finale Gasperini ha provato lo svizzero Freuler esterno di centrocampo e Kurtic come esterno d’attacco, sulla fascia opposta rispetto a Gomez. Anche qui le indicazioni sono certamente da rivedere, ma tra un Gomez ispirato, un Cigarini sempre ficcante e un Kessie che stupisce tutti, l’Atalanta ha appena iniziato il suo percorso verso la nuova stagione con tanto lavoro da fare ma un progetto ben preciso e idee chiare del suo nuovo condottiero.

 

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Dafne, Totò e gli altri presenti. La prima giornata di lavoro a Rovetta ha visto la presenza di un bel gruppo di tifosi che sono passati a sbirciare il lavoro dei nerazzurri al mattino e al pomeriggio. Tanti pensionati, tanti bambini ma anche ragazzi e ragazze che sono arrivati in Valle Seriana per incitare il gruppo orobico. Al campo e in ritiro, i giocatori sono stati spesso richiamati dagli appassionati e hanno risposto con sorrisi e cenni d’intesa. Immancabile, come sempre, il solito Totò che anche questa volta farà le sue vacanze nel quartier generale atalantino: 3 settimane al Grand Hotel Presolana. Fino a domenica, anche Dafne sarà al suo fianco sotto il sole di Rovetta o nel fresco del ritiro ai piedi del Monte Pora.

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