La conferenza stampa di Gasperini

A riveder le stelle stavolta siamo noi

A riveder le stelle stavolta siamo noi
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Secondo tempo

Dopo un primo tempo in cui i nostri hanno giocato meravigliosamente trovando solo un gol, la ripresa inizia con una doccia fredda: al 46' è subito rigore per l'Inter. Rinvio così e così di Berisha, palla a Politano e mano di Mancini. Dal dischetto Icardi non sbaglia, 1-1. Immeritato, ma 1-1. Il rischio è di crollare psicologicamente, e infatti al 50' ci riprova Politano, con un tiro deviato in angolo. In più piove sul bagnato, con Toloi che si infortuna ed è costretto a lasciare il campo per Castagne. Ma questa Dea ha mille vite e al 62' torna di nuovo in vantaggio: punizione calciata da Ilicic e colpo di testa vincente di Mancini, che stacca indisturbato tra Miranda e Gagliardini. La partita si fa nervosa, con tantissimi scontri e duri e altrettante ammonizione da una parte e dell'altra. L'Atalanta è però tornata in controllo della partita e l'Inter non riesce più a fare niente fino all'82', quando Gagliardini ha, di testa, l'occasione per il pari ma la spreca. All'86' è Icardi a mancare il gol su bell'assist di Perisic. E così, all'88', l'Atalanta la chiude: ancora punizione di Ilicic e stavolta è Djimsiti a svettare, dimenticato dagli avversari. 3-1 e bolgia all'ex Comunale. Cinque di recupero e al secondo l'Inter resta anche in 10 per il secondo giallo a Brozovic. Ma il finale è una meritata standing ovation per il Papu, che al 94' trova addirittura il 4-1 con un tiro a giro magico dal limite. Atalanta S-T-R-E-P-I-T-O-S-A.

Primo tempo

Dominio nerazzurro. Ma bergamasco. Perché se tanti si sarebbero aspettanti un'Inter arrembante in quel di Bergamo, in realtà è stata l'Atalanta a dominare in lungo e in largo questo primo tempo. Si parte subito forte, un tiro potente da fuori di Mancini al 4' che termina alto e Handanovic costretto al miracolo al 6' su Zapata dopo una bella azione di Ilicic. E al 9' passa meritatamente in vantaggio la Dea: Gosens dalla sinistra lascia partire un rasoterra che arriva sul secondo palo e taglia fuori Handanovic. Hateboer deposita a porta vuota, dopo che Asamoah se lo è perso. Appena due minuti, e l'Atalanta sfiora il raddoppio: pallone di Gomez dalla destra e D'Ambrosio va vicino all'autogol deviando sul palo sotto porta. La palla poi sbatte su Handanovic ed esce. Al 16' ci prova Ilicic con una girata rapidissima, ma la palla è fuori; al 22' ancora Ilicic: palla che viaggia da Gomez a Zapata per poi andare sul secondo palo a Ilicic, che manca di pochissimo l'impatto. Al 31' tiro al volo da fuori di Gosens, ma para Handonovic, e soltanto al 34' ecco l'Inter: cross di D'Ambrosio e stacco imperiosi di Perisic, che non trova però la porta. Al 40' Brozovic, sugli sviluppi di un corner, calcia da fuori ma non trova lo specchio. Al 44' e al 45', Handanovic salva di nuovo l'Inter: prima Gomez cerca Ilicic, con Asamoah che se lo perde ancora e lo sloveno che da due passi si trova davanti la gran parata del numero 1 meneghino; un minuto dopo è Toloi a non trovare la rete. Fortunatamente per l'Inter, dopo appena un minuto di recupero si va tutti negli spogliatoi. Dominio atalantino, con i ragazzi di Gasp che avrebbero dovuto essere avanti di almeno tre gol. Pazzesco.

 

 

Formazioni ufficiali

Due tra le formazioni più in forma del campionato di Serie A sono pronte ad affrontarsi all'ex Comunale di Bergamo. L'Atalanta ospita infatti l'Inter per una sfida che sa sempre regalare emozioni. Per entrambi i tecnici, diverse novità: Spalletti punta sul 4-3-3 e schiera titolare in emzzo al campo, insieme a Vecino e Brozovic, il grande ex Gagliardini. Gasperini, invece, recupera Toloi, ma davanti a Berisha preferisca Djimsiti a Palomino, con Mancini a sostituire l'ancora assente Masiello. In attacco, al fianco di Gomez e Ilicic c'è Zapata, che ha vinto il ballottaggio con Rigoni. Ma ecco i ventidue giocatori che si sfideranno:

Atalanta (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Djimsiti, Mancini; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez, Ilicic; Zapata.

Inter (4-3-3): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Asamoah; Vecino, Brozovic, Gagliardini; Politano, Icardi, Perisic.

 

 

Conferenza pre partita
di Giordano Signorelli

Domani andrà in scena il lunch-match fra due formazioni fra le già in forma di questo campionato. L’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che arriva da tre vittorie consecutive, e l’Inter di Luciano Spalletti, affermatosi nelle ultime sette uscite in Serie A e reduce dal pareggio in Champions League contro il Barcellona. E proprio dalla sfida di martedì parte l’analisi del tecnico della Dea nella consueta conferenza stampa della vigilia.

«Ho visto una bella partita - esordisce Gasp -. Il Barcellona è una grandissima squadra, ma l’Inter ha strappato un ottimo risultato contro una rivale di spessore. Magari ha subito maggiormente il gioco blaugrana perché il possesso che fa il Barcellona lo fanno in pochi al mondo, ma ogni volta in cui l’inter è riuscita ad arrivare nell'area avversaria è stata molto pericolosa. Questa è una caratteristica di questa Inter, capace fra l’altro di realizzare con tanti giocatori. I nerazzurri di Milano hanno acquisito solidità e vengono da sette successi in campionato e credo che, insieme al Napoli, possano essere considerati i principali antagonisti della Juventus. Come i partenopei hanno perso qualche punto all'inizio della stagione, ma ora stanno tenendo praticamente lo stesso passo. E quest’ultimo aspetto è un indice del tasso di difficoltà della partita di domani».

Una gara che comunque l’Atalanta affronterà con lo spirito giusto. «Aver recuperato punti e posizioni in classifica, e soprattutto aver dato continuità alla prestazione, ci aiuta nell'aver maggiore fiducia ed entusiasmo. Poi sappiamo che è una gara di livello e prestigio e sarà quindi uno stimolo in più per cercare di fare bene».

 

 

Quanto alle possibili contromosse da utilizzare per tentare di bloccare Icardi e compagni, Gasperini non si sbilancia. «In serie A ci si conosce abbastanza bene, sappiamo come gioca l’Inter e viceversa. Non ci sono molti segreti, dobbiamo solo pensare a fare le cose nel modo migliore. Abbiamo qualche soluzione, anche loro ne avranno, poi in campo vedremo come andrà. Ciò non toglie che loro siano forti e siano cresciuti parecchio nell'ultimo periodo. Sono meno vulnerabili rispetto alla scorsa stagione, ma noi abbiamo necessità di misurarci contro avversari di questo calibro. Champions? Hanno giocato martedì, quindi fisicamente non avranno problemi. Verranno qui per vincere. Icardi? È indubbiamente il già forte attaccante d’area da rigore. Gagliardini? Ha fatto doppietta domenica quindi deve stare... Però a parte gli scherzi sono molto contento di vederlo giocare con energia e fiducia».

 

 

Per quanto concerne la formazione Gasperini anticipa qualche nome, ma non tutti. «Certo che ho già deciso. In porta gioca Berisha, il resto lo scoprirete domani. Toloi? Si è allenato, ha ancora un po’ di fastidio, ma è un leone e non vuole mancare questi appuntamenti». Palomino invece si è infortunato e rifinitura. Peccato perché era seguito con molto interesse dalla Nazionale argentina. Una bella tegola per l'Atalanta.

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