Qualche mossa saggia

Come proteggere gli occhi dal sole

Come proteggere gli occhi dal sole
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Vento, sabbia, acqua salata o ricca di cloro, polline, polveri sottili e sole: sono i nemici estivi anche degli occhi. In grado di procurare problemi alla retina, alla buona funzionalità lacrimale e alla vista in genere, soprattutto in particolari contesti ambientali. Come in montagna, tanto più se in alta quota, o al mare sul bagnasciuga: complici le radiazioni ultraviolette e infrarosse, emesse dai raggi solari e qui più aggressive. Eppure, rispetto alla pelle che tuteliamo dal sole a regola d’arte, agli occhi si presta meno attenzione, anche in caso di bambini e anziani, più esposti al rischio di problematiche oculari. Eppure, basta poco. Lo insegna anche la campagna di sensibilizzazione della Commissione Difesa Vista Onlus che ha stilato anche un piccolo vademecum.

 

 

Innanzitutto gli occhiali da sole. Gli occhiali da sole, questi sconosciuti: già, perché secondo le stime di istituzioni accreditate, solo il 15 per cento degli italiani indosserebbe sempre occhiali da sole, di cui l’11 per cento di giovanissimi e il 10 per cento di over 55, contro il 30 per cento che lo fa di rado. Anche nel caso in cui appartengano alle categorie dalla vista più fragile e sposta a rischi, come i bambini tra i 2 e i 6 anni, a cui solo per il 40 per cento viene insegnata l’importanza di fare uso di lenti scure mentre i loro occhi, particolarmente delicati, andrebbero protetti più degli altri, in particolare se già esistono difetti visivi cui devono essere consigliati occhiali da sole graduati o se hanno occhi chiari maggiormente sensibili alla luce del sole. O gli anziani, che fanno uso degli occhiali da sole in percentuali ancora più basse rispetto ai bambini. Ma gli occhi su d'età, in funzione dell’incremento della dacriopatia (l’alterazione della qualità-quantità del film lacrimale) e dell’opacità del cristallino, sono più esposti a fotofobia, e richiederebbero perciò lenti fotocromatiche o che assicurino un’alta percentuale di sbarramento agli UV.

 

 

Gli occhiali da sole sono sempre una efficace e facile forma di prevenzione in tutti i periodi dell’anno, ma soprattutto d’estate quando il rischio di attacchi dannosi da parte dei raggi solari UVA e UVB è elevatissimo. Dunque proteggere gli occhi con gli occhiali da sole deve diventare una salutare abitudine, raccomandano gli esperti, da insegnare fin da bambini. A questo scopo è partita anche una campagna di sensibilizzazione che insegna che oltre agli occhiali da sole, cappello e maglietta sono fondamentali per difendersi dai raggi UV, soprattutto in condizioni estreme come al mare o in montagna dove le superfici riflettenti possono aumentare la percentuale di pericolosità.

Cinque buone mosse. Per quanto riguarda gli occhiali da sole, ci sono cinque mosse consigliate dal vademecum della salute estiva oculare:

 

 

  • Acquistare occhiali certificati da una marcatura CE sulla montatura e che garantiscano informazioni anche riguardo alla nota tecnica, ovvero la norma EN 1836/2006, e alla norma europea UNI EN 1836 o solo EN 1836. Devono rendere possibile l'identificazione di fabbricante o fornitore, il numero della categoria del filtro solare della lente che può variare da 0 a 4, il tipo di filtro e dare consigli sul corretto mantenimento delle lenti e pulizia dell’occhiale.
  • Acquistare gli occhiali da sole presso centri ottici specializzati dove professionisti esperti possono consigliare la lente migliore in funzione all’utilizzo quotidiano o sporadico e al tipo di attività, lavorativa, sportiva e al tipo di ambiente quali luoghi chiusi, mare, montagna, aria aperta.
  • In caso di miopia preferire lenti da sole di colore marrone e grigio-verde se si soffre di ipermetropia, sia graduate sia progressive. La montatura deve invece essere ben aderente alla radice del naso, ampia, ovvero arrivare sopra il sopracciglio ed essere un po' arcuata. Ulteriore protezione è garantita da un cappello con visiera.
  • Indossare gli occhiali anche all’ombra, perché i raggi solari su alcune superfici, come sabbia o altre superfici riflettenti, sono più dannosi anche se filtrati, o con cielo nuvoloso perché i raggi UV filtrano co unque al 70 per cento e, rispetto al sole diretto, l’irraggiamento è più disomogeneo e quindi più fastidioso.
  • Al di là degli occhiali, è bene limitare il più possibile l’esposizione al sole dalle 10 del mattino alle 4 del pomeriggio, con particolare riguardo per bambini e anziani.
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