Più di 300 mila chilometri percorsi

Quei sei mesi diventati 17 anni Il folle viaggio della famiglia Zapp

Quei sei mesi diventati 17 anni Il folle viaggio della famiglia Zapp
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Era partito come un lungo viaggio prima delle nozze e si è trasformato nella loro ragione di vita. La storia della famiglia Zapp rappresenta il significato più letterale del verbo viaggiare. A dimostrarlo sono, come sempre, i numeri: diciassette anni, quattro figli nati in Stati differenti, quattro continenti, più di trecentomila chilometri percorsi in settantacinque Paesi. Tutto in un'unica avventura.

 

 

Dove tutto ebbe inizio. La storia di Herman e Candelaria è iniziata nel lontano 2000, quando i due fidanzati decisero di far diventare il loro viaggio prima del matrimonio una vera impresa. L'idea iniziale era quella di partire dalla loro patria, l'Argentina, e arrivare fino al punto più settentrionale del continente americano, in Alaska. A rendere le cose ancora più complesse il mezzo di trasporto scelto dalla coppia, una Graham-Paige del 1928, che non era, per così dire, fra i più confortevoli. Ma arrivati in Ecuador dopo dodicimila km, ecco il problema che segnerà la svolta della loro vita. I quattromila dollari di budget terminano e la coppia si vede costretta a trovare una fonte di guadagno che li faccia arrivare fino all'obbiettivo sperato. Iniziano così a vendere gli acquarelli fatti da Calendaria durante la traversata, riscuotendo anche un leggero successo. «Abbiamo pensato che, se potevamo farcela in un Ecuador così in crisi, avremmo potuto farcela ovunque [...]. Dopo aver venduto i dipinti di Candelaria incorniciati, sapevamo che avremmo sempre trovato un modo per finanziare il nostro sogno».

Quello che doveva durare solo sei mesi si è trasformato in un viaggio di diciassette anni. Le sfide non sono mai mancate ma, moneta dopo moneta, gli Zapp sono sempre riusciti a mantenere viva la loro spedizione, anche grazie all'ospitalità delle popolazioni locali. Da cittadini del mondo, quando non erano in viaggio venivano accolti da alcuni privati in cambio di piccoli lavoretti. Altre importanti fonti di denaro sono state la partecipazione a convegni e la vendita di un libro sulla loro storia, che hanno aiutato la famiglia nelle tappe più onerose.

 

 

Quattro figli in quattro differenti Stati. La famiglia Zapp si è allargata sempre di più, passo dopo passo. Ad ogni chilometro macinato la coppia allargava la propria cerchia di amicizie e non solo. La precarietà delle condizioni di viaggio e la paura per il futuro non hanno fatto desistere i due dalla voglia di diventare genitori, dando alla luce quattro splendidi figli, ognuno nato in uno Stato differente. Da Pampa, nato negli Stati Uniti e ora quattordicenne, e Tehue, nato in Argentina, alle due piccole di casa, Paloma e Wallaby, la prima nata in Canada e la seconda, ovviamente, in Australia. La caratteristica nomade di questa famiglia l'ha portata a creare un nuovo genere di educazione per i propri figli. La tecnica, che sta riscuotendo molto successo in Sud America, è basata appunto sull'esperienza diretta dei piccoli affiancata ad una più tradizionale: «Abbiamo avuto il permesso dall’Argentina di educare personalmente i nostri figli. L’insegnamento più importante che gli abbiamo dato, però, è stato portarli là fuori: se lo fai fin da quando sono piccoli, saranno più a loro agio di fronte all’immensità del mondo. Non dobbiamo insegnargli ad aver paura. Ai nostri figli dovremmo sempre insegnare a prendere dei rischi. Dovremmo farli diventare avventurosi, persone che amano scoprire e cambiare le cose. Un giorno, quando avranno un sogno, sapranno di poterlo realizzare, perché noi gli abbiamo dimostrato che nulla è impossibile».

 

 

Tutto però ha una fine. Al grido di «Atrapa tu sueño» (letteralmente "cattura il tuo sogno"), gli Zapp hanno visitato Canada, Centro America, per poi volare dall'altra parte del mondo vagando per tutta l'Australia, le isole e l'entroterra dell'Asia meridionale e l'Africa. Le ultime tappe sono state nel Vecchio Continente, passando per la Turchia, la penisola scandinava e in parte per Italia e Spagna. In questi ultimi anni, gli Zapp sono riusciti a far conoscere a più persone la propria storia, tanto che, proprio in Europa, hanno potuto incontrare papa Francesco e il campione del Barcellona Lionel Messi. E ogni favola ha il suo lieto fine. Infatti, anche se un po' a malincuore, questa famiglia di avventurieri sta per terminare il proprio viaggio nel nostro continente: «La nostra idea originaria era di visitare il mondo, non di viaggiare per sempre. Dovevamo stare via sei mesi, e invece torniamo a casa dopo diciassette anni con quattro figli e un milione di amici in giro per il mondo che hanno fatto parte del nostro sogno». Finito il lunghissimo peregrinare, si stabiliranno in Argentina. A chi ha espresso perplessità sull'aver fatto nascere e crescere i figli in una situazione nomade, hanno risposto: «Non sappiamo come sarà in futuro, ma sappiamo che i ragazzi si adatteranno in fretta. Hanno imparato a vivere "on the road" e quindi anche ad adattarsi velocemente a qualsiasi situazione».

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