In marcia

StraWoman, 5 e 10 km di corsa contro la violenza sulle donne

StraWoman, 5 e 10 km di corsa contro la violenza sulle donne
Pubblicato:

La maglia è rosa, ma il Giro d’Italia non c’entra. Della corsa ciclistica a tappe la StraWoman-Sportpiù «No alla violenza sulle donne» ha il colore simbolo ma non le bici, la competizione, la composizione tutta maschile. Sesto appuntamento, sabato 23 giugno, per la marcia non competitiva sotto le stelle riservata alle donne. L’anno scorso il fiume rosa fece indossare le scarpette a oltre 7mila partecipanti, di ogni età e gusto; quest’anno si spera di fare anche meglio. Dalle 20 il ritrovo sul Sentierone. Alle 21 la partenza: direzione via Tasso, poi su per via Pignolo, ingresso in Città Alta da porta Sant’Agostino, giro completo delle Mura e ritorno verso la base lungo lo stesso itinerario. In totale fanno circa cinque chilometri (ma c’è anche il percorso da dieci chilometri), con tanto di motivatori prestanti piazzati lungo il percorso. All’arrivo defaticamento e premiazioni con coppe, premi e gadget per tutti. Il contributo di iscrizione di 10 euro comprende maglietta ufficiale, pettorale numerato, medaglia di partecipazione, accesso al ristoro.

22838466_19243265_1415385011876867_4106824515248105763_o (1)
Foto 1 di 4
22838472_18491354_1382621715153197_4555788881555296428_o
Foto 2 di 4
24353901_DSC_0762
Foto 3 di 4
24354494_WhatsApp Image 2017-09-23 at 21.37
Foto 4 di 4

Il Consiglio delle Donne. C’è anche una petizione da firmare, «OdG per l’abolizione delle discriminazioni di genere nello sport», promossa dal Consiglio delle Donne, presente con un gazebo all’esterno di Palazzo Frizzoni dalle 19 alle 20.30. Si chiede che «venga riconosciuta la parità tra uomini e donne nell’accesso allo sport; venga concessa la possibilità di avere lo status di professionista sia a uomini sia a donne in ogni disciplina sportiva; vengano concessi pari diritti a uomini e donne nello sport in termini di reddito, di condizioni di supporto e di allenamento, di assistenza medica, di accesso alle competizioni, di protezione sociale e di formazione, nonché di reinserimento sociale attivo al termine delle loro carriere sportive; venga garantita a donne e uomini pari possibilità di accesso ad ogni livello di rappresentanza in organi nazionali e internazionali e in ogni disciplina sportiva». Le firme raccolte verranno inviate al Governo.

Seguici sui nostri canali