Adesso testa bassa e pedalare E complimenti a questi grandi tifosi

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L’unica notizia positiva di una domenica nera arriva dalla classifica. Nel senso che Udinese, Bologna, Empoli, Frosinone e Chievo hanno perso tutte, lasciando inalterate le posizioni nella parte bassa della graduatoria. Da dove, dopo la sosta, l’Atalanta dovrà sganciarsi per uscire dalla crisi, che nasce dalla mancanza di risultati, non di gioco.

Ma è il mal di gol che preoccupa. Come se il pimpante avvio nei preliminari di Europa League fino a Copenaghen e il poker a Frosinone nella prima di campionato appartenessero a un’altra stagione. In questo momento, l’Atalanta è una squadra che non segna e, se non segna, quando le va bene, pareggia; se prende un gol, perde. Il copione è andato in scena contro la gran bella Samp di Giampaolo che, non casualmente, vanta la miglior difesa del torneo e grazie a un difensore bravo come Tonelli ha portato a casa i tre punti. Un premio meritato all’organizzazione di gioco dei blucerchiati, alla loro capacita di controllare gli attacchi atalantini, colpendo implacabilmente alla prima occasione propizia. In questo momento, però, all’Atalanta è assolutamente vietato mollare né pensare che le ambasce attuali non avranno mai fine né, tantomeno, cercare scuse e attenuanti.

La disamina di Gasperini dopo la sconfitta è stata lucida, a tratti impietosa, ma giusta. Bisogna avere fiducia nell’allenatore e nella squadra, chiamata tenere la testa bassa e a pedalare raddoppiando gli sforzi e, sopratutto, cancellando difetti di concentrazione, come quello che ha favorito l’incornata di Tonelli, liberissimo di colpire. I 90 punti a disposizione; la situazione di classifica che è seria, ma non catastrofica; il sostegno di un pubblico ammirevole per presenze, passione e calore; il recupero progressivo di giocatori evidentemente ancora fuori condizione (Ilicic su tutti, ma sappiamo che cosa ha dovuto passare quest’estate e, grazie a Dio, ora è tornato in campo); un calendario che si annuncia difficile, ma non impossibile (a Verona con il Chievo il 21 ottobre; in casa con il Parma il 27 ottobre; a Bologna il 4 novembre): da qui bisogna ripartire per rialzare la testa, guardandosi sempre le spalle.

Sarà dura, ma in questa Atalanta bisogna continuare ostinatamente a credere. Mai mollare.

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