Se Bastoni dribbla Muriel e Melegoni non ha mai paura

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La vittoria sulla Samp ha riportato l’Atalanta al sesto posto esaltando, ancora una volta, i Figli di Zingonia ed è proprio questo, l’aspetto che fa impazzire i tifosi. Bastoni & Melegoni, i due ragazzi del ’99 che Gasperini ha lanciato nella mischia, hanno scritto un’altra splendida pagina del romanzo di questo campionato che ricorderemo come uno dei già belli della nostra vita E, se, a dieci minuti dalla fine, Bastoni mette a sedere Muriel, facendolo secco con con un dribbling prima che il colombiano s’involi verso Berisha, vuol dire che Gomez ha proprio ragione. “Questi ragazzi non hanno soltanto del talento - ha osservato il capitano, capocannoniere con 6 gol, subito dopo il fischio finale - Questi ragazzi non hanno paura di rischiare perché giocano nell’Atalanta che li ha cresciuti. Hanno l’Atalanta dentro”.

E’ così. Si capisce perché i nerazzurri abbiano centrato la dodicesima vittoria in 21 partite contro una Samp ben disposta in campo da Giampaolo, ma incapace di reggere l’urto con l’impianto di gioco costruito da Gasperini e diretto con sagacia da Gritti, stante la squalifica del tecnico in prima. E poi ci sono due giocatori che meritano un elogio particolare: sono Masiello e Petagna. Il primo ha confermato ancora una volta quanto abbia fatto bene la società a concedergli la seconda opportunità, che Masiello ha onorato sul campo, testa bassa e pedalare. Petagna, classe ’95, partita dopo partita sta diventando uno dei migliori registi offensivi del campionato.

Il successo che ha permesso di scavalcare il Milan è stato il frutto di una prova collettiva all’insegna del sacrificio e della voglia di prendersi i tre punti, dopo le tre trasferte consecutive, fra campionato e Coppa Italia che avevano comprensibilmente affaticato il gruppo. Intanto, i colpi Gollini (’95),  Mancini (’96) e Fazzi (’95) hanno preceduto l’operazione Cristante (’95). E, all’orizzonte, finalmente, si staglia l’asta per lo stadio, nonostante gli ennesimi ritardi della Casta che aveva promesso di fare tutto entro l’autunno 2016. D’altra parte, a Bergamo sappiamo bene chi si merita questa grande Atalanta. E chi no.

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