Il Gasp crede nella Champions E ha tutti i buoni motivi per farlo

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«Champions League? Siamo in otto in corso per un posto. E ci siamo anche noi». Sabato, 26 gennaio 2019: il giorno prima della partita con la Roma, Gian Piero Gasperini concede una lunga e splendida intervista a Tuttosport, per la festa dei suoi 61 anni. Mai come in questa circostanza il titolo del giornale in prima pagina è suonato beneaugurante: Gasp, 100 di queste Atalanta. Perché che il signore di Grugliasco creda in un posto in Champions League l’abbiamo capito oggi, al termine della pazzesca partita con la Roma, nuova dimostrazione della grandezza della squadra nerazzurra. Rimontare la Roma, questa Roma dopo essere andati sotto di tre gol, presi in 37 minuti, significa essere una formazione che non molla mai, che non si arrende, che crede in se stessa qualunque avversario le si pari davanti.

E se un attaccante sbaglia sì il rigore del 3-3 in modo grossolano, ma, soltanto 46 secondi dopo, firma il gol del 3-3 significa che siamo di fronte a un bomber vero e non soltanto per i 15 gol realizzati sinora in campionato, cui aggiungere la rete in Coppa Italia e le due nei preliminari di Europa League. Zapata ha in corpo la grinta che tutta l’Atalanta ha in corpo e che esalta i suoi tifosi. Ha detto Gasperini a Tuttosport: «Se giochi bene, puoi anche perdere
una partita, ma la seconda la vinci». Qui sta il punto. È il gioco di alta qualità il valore aggiunto della Dea, coniugato alla fortissima condizione atletica che, nel secondo tempo con la Roma, ha letteralmente schiacciato i giallorossi nella loro metà campo. Aggiungete la metamorfosi tattica di Gomez, sempre più splendido rifinitore, il virtuosismo di Ilicic, i progressi di Pasalic, il salto di qualità di Castagne e capite perché i nerazzurri continuino a vantare il miglior attacco del torneo. E adesso, sotto con la Juve: sarà un gran bel vedere.

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