La posta degli amori sfigati Ah, il ricordo del primo amore!

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Cara Alba,
Sto bene e sono serena. Non mi manca niente, anzi. Con Giuseppe le cose filano, vanno bene e lui mi fa sentire la ragazza più desiderabile al mondo. E dico ragazza perché, a 24 anni, non mi sento ancora una donna. Non so se è un bene, ma è così. La cosa, però, si riflette anche sulla nostra storia. Che è un amore... maturo, adulto. Bene, allora perché mi manca Francesco? Non lo vedo da due anni, da quando mi ha detto che non potevamo continuare così ed è sparito nell’ombra della fermata della metro. Francesco era tutto ciò che non è Giuseppe: irrazionale, instabile, caotico, indisponente, fastidioso, anarchico, ingestibile. È vero, non potevamo continuare. Non ce l’avrei mai fatta. E infatti non lo amo. Eppure mi manca. A volte tanto, altre poco. Che mi succede?
Rachele

 

Cara Rachele,
Il ricordo del primo amore giovanile. Una delle esperienze che, più di tutte, assume con gli anni l’eco del sogno, quel colore delle foto invecchiate nei cassetti e acquista bellezza nelle imperfezioni. Come per uno scherzetto della mente, rimangono impresse nella memoria e sotto la pelle i tumulti, le gioie, lo smarrimento, la purezza del nostro cuore, la sensazione di infinito e l’incrollabile convinzione che tutto dovesse durare per sempre. Spariscono i dubbi, le incertezze, l’inesperienza, gli sbalzi di energia e umore, le insoddisfazioni, i motivi per cui, dopo un primo amore, ce n’è stato un secondo. Li ricordiamo, forse, ma come si può ricordare quella volta che abbiamo avuto quella febbre così alta? L’affetto e il rimpianto che rivolgiamo al nostro primo amore credo sia solo la nostalgia delle persone che eravamo prima che le cicatrici, le sovrastrutture, le esperienze, facessero di noi questi esseri imperfetti non così invincibili come pensavamo. Non è Francesco che ti manca - quello che hai oggi è molto di più -, ma la faccia con cui ti era concesso affrontare la vita a vent’anni. Una faccia che da oggi, con qualche responsabilità in più e, permettimi, forse troppo anticipo, vedrai riflessa nello specchio solo per un attimo il giorno in cui metterai un rossetto più rosso del solito. Francesco è sparito, ma quella Rachele, da qualche parte, c’è ancora.
Alba

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