La posta degli amori sfigati Prima di essere amati, amiamoci

Pubblicato:

Cara Alba,
Ho 26 anni, ma posso dire con quasi assoluta certezza di averne buttati nel cesso tre. Quelli che ho passato con Saverio, che fortunatamente ora posso definire “ex”. Fortunatamente, ma non senza vergogna. Non mi capacito di come sia riuscita a sopportare lui, la sua stupidità, ignoranza e grettezza tanto a lungo. Il fatto è che non me ne rendevo conto, accettavo supinamente ogni sua decisione, ogni suo subdolo insulto, ogni sua angheria psicologica su di me. Che serviva mi costruissi una professionalità? Tanto mi avrebbe mantenuto lui. Che serviva mi cercassi delle passioni? Tanto ci sarebbe stata la famiglia a cui pensare. Un deficiente del Medioevo incarnato nel corpo e nella testa di un trentenne di oggi. Perché ho accettato tutto questo? Perché non me ne sono andata prima, molto prima? Lo amavo, mi dico. Ma davvero è possibile amare qualcosa del genere? Davvero è possibile che tanta autostima (la sua) sia in grado di cancellare tutto il resto? E se mi capitasse di nuovo? In questo momento, quando guardo indietro, vedo solo una ragazza incapace di liberarsi dal giogo di un inetto. E mi sento anche io, di riflesso, un’inetta. Le esperienze insegnano sempre qualcosa, si dice. Ma sarà davvero così? Come posso tornare a fidarmi di me stessa, delle mie emozioni?
Mari

 

Cara Mari,
Prima grande lezione della letteratura: l’amore non è meritocratico. Quanti disperati, innamorati di qualche indegno! Quante coppie incomprensibili! Vale sia per chi l’amore lo riceve, sia per chi lo prova. Seconda lezione, del cinema stavolta: accettiamo l’amore che pensiamo di meritare. Che sembra una banalità a chi ha la fortuna di nascere con l’ego forte. Uno abbastanza famoso aveva detto: «Ama il tuo prossimo come te stesso». Il termine di paragone per tutti gli amori è infatti quello che provi guardandoti allo specchio. Vuol dire che dobbiamo dedicare a noi stessi amore, affetto, attenzioni e cure di qualità, altrimenti non saremo in grado di amare nessuno. E, aggiungo io, nemmeno di essere amati. Mi chiedi se è possibile amare una persona del genere: la risposta è ovviamente sì. Tutto si perdona, tutto si sopporta. Esistono uomini migliori, esistono uomini peggiori, esistono i momenti della vita. Esiste l’abilità, che si acquista negli anni, di interpretare i non detti, la parte più importante della comunicazione. Di stroncare sul nascere i meccanismi tossici. Di innamorarsi male è successo a molti e tutti si chiedono come sia stato possibile, nessuno si è mai risposto. Adesso ti rimane una cosa da fare: scordarti quello che ho scritto, ringrazia il tuo destino che ti ha portato lontano da lui e vai avanti. E, se riesci, anche innamorarti con un po’ di senso pratico forse. Nel caso in cui ci riuscissi, dimmi come si fa per favore. L’indirizzo tanto ce l’hai.
Alba

Seguici sui nostri canali