La posta degli amori sfigati Il mondo è dei placidoni pacifici

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Cara Alba,
Necessito del tuo aiuto da donna. Sono un ragazzo (sempre che a 30 anni mi possa definire tale) tremendamente timido. Insicuro, poco avvezzo alle relazioni sociali. Ma credo sia anche giunto il momento che mi dia una sveglia. Al bar dove vado di solito ci lavora una ragazza che mi piace. È simpatica, educata, chiacchiera volentieri con me, anche se credo lo faccia con tutti... In ogni caso, ho deciso che è il momento di provarci. Vorrei però evitare quelle patetiche scene da provolone incapace, così come l’imbarazzo di un suo possibile (e probabile) rifiuto. C’è un modo? Come posso muovermi nella miglior maniera possibile? So che sembra assurdo il fatto che mi debba preparare una sorta di “piano d’azione”, ma so già che se andassi lì impreparato finirei per non fare nulla. E non mi va di arrendermi ancora. Grazie.
Leonardo

Caro Leonardo,
Sarebbe davvero molto semplice e, onestamente, anche fin troppo bello se un primo approccio ben progettato potesse effettivamente cambiare qualcosa nel destino già scritto e quasi certamente dagli esiti alla lunga fallimentari di una qualsiasi relazione, ancorché potenziale, agli albori. Purtroppo tutto ciò succede solo al cinema, in sceneggiature di bassa qualità, di pellicole dai dialoghi poco realistici e peggiorati ulteriormente dal loro essere imbarazzanti. Vincere le insicurezze, trattare male la timidezza, come se il mondo fosse degli intraprendenti: non lo è. Il mondo è dei tranquilli. Dei placidoni pacifici che stanno bene nella loro pelle. E poco importa davvero se un osservatore esterno mediamente scalpitante e ambizioso sia in grado di vedere le falle, i difetti, la pigrizia mentale del pacifico inadeguato con la benedizione del baricentro, lui penserà sempre: «O vi vado bene così o niente». Vuoi migliorarti? Sono d’accordo con te, ma sappi che non interessa a nessuno.

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