La posta degli amori sfigati Non confondere la vita con l'amore

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Cara Alba,
Ti scrivo che è tardissimo. Sono appena tornata da lavoro, faccio la pendolare. Guadagno abbastanza bene, ma è tutto una merda. La mia vita sociale è inesistente e ho da poco lasciato la città in cui, invece, mi ero costruita tanto. Tutto. Compreso l’amore e un figlio che sarebbe dovuto arrivare, che avrei voluto con tutta me stessa. Invece alla fine ho abortito. Lui me l’aveva sempre detto: troppi casini nella sua vita. Una figlia, una ex moglie e tutto il resto gli bastavano. Se era un figlio ciò che volevo, lui non era l’uomo giusto. Non lo è infatti. Invece era successo e io ero contenta. Ma lui no. Sono scappata. Lui è venuto, abbiamo parlato, è stato sincero (come sempre, lo ammetto). E ho deciso di abortire. Ma ora mi resta soltanto un enorme vuoto. Lui è come se non lo avessi mai avuto davvero, perché io volevo (voglio) essere sopra tutto, ma sua figlia e il suo passato verranno sempre prima. Lo capisco, ma non lo accetto. E ora ho lasciato andare anche quell’unica cosa che avrebbe potuto tenermi legata a lui. Un giorno me ne pento, quello dopo penso di aver fatto bene. Sono triste, arrabbiata, abbattuta. Forse mi basterebbe un’amica, forse è per questo che ho deciso di scriverti.
Susanna

Cara Susanna,
di fronte al dolore di una separazione obbligata e dolorosa perdono senso tutte le mie frecciatine su chi fugge e su chi insegue, su chi si fa desiderare, su chi vorrebbe ma non può. Quello che stai affrontando è un percorso difficile, ha a che fare con traumi, non credo che una breve risposta possa essere d’aiuto. Mi viene solo in mente che in tutte le storie rimane sempre lo scontro con la realtà più crudele, quello per cui l’amore, l’amore, l’amore sempre e solo l’amore per il quale ci distruggiamo, ci roviniamo le esistenze, al quale dedichiamo le nostre energie, non basta mai. Si scontra con le nostre ambizioni e volontà, con i caratteri, i progetti, i piani. Di questo le canzoni non parlano. Di matrimoni precedenti, di ambizioni, di progetti di maternità. Confondere l’amore con la vita è l’errore che tutti facciamo, il peccato originale. Ci sono buoni e cattivi e ci sono le situazioni difficili. Ci sono le preghiere esaudite e quelle non esaudite. E poi ci sono il futuro e la speranza, sempre.

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