L'Europa è sempre possibile e la sosta farà un gran bene

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Sarebbe sbagliato minimizzare il pareggio interno con il Chievo ultimo in classifica che, a Bergamo, si è battuto con orgoglio e con dignità degni di essere sottolineati. Al tempo stesso, sbagliato è passare dall’eccesso di euforia susseguente la vittoria in casa della Samp a un eccesso di delusione per non avere vinto una gara che, sulla carta, sembrava vinta in partenza. Sulla carta, sembrava.

Proprio qui sta il punto. La sconfitta della Fiorentina a Cagliari venerdì; le sconfitte della Roma a Ferrara e del Toro in casa con il Cagliari, sabato; lo stesso pareggio dell’Atalanta; il clamoroso sorpasso sul Milan dell'Inter, di nuovo terza grazie alla vittoria in un  derby bellissimo e spettacolare: la ventottesima giornata del campionato è stata caratterizzata da sorprese a catena. Che non sono finite perché la bagarre per un posto in Europa finirà all’ultimo minuto dell’ultima giornata. E l’Atalanta ne sarà sicuramente protagonista.

Dice bene Gasperini: l’ultimo tratto di strada sarà costellato da cadute e da risalite vietato drammatizzare. L’importante è crederci, sino all’ultimo respiro, senza dimenticare la semifinale di ritorno con la Fiorentina per una Coppa Italia che diventa sempre più importante, sempre più appetita. Ecco perché la sosta capita a proposito, fati salvi gli impegni dei dodici atalantini impegnati con le rispettive nazionali, ma si sa come tutti i giocatori traggano nuovi stimoli e nuove motivazioni dagli impegni con le massime rappresentative che vogliono onorare al massimo.

Come ci ha spiegato Gosens, il vero segreto della Dea è Gasperini il quale approfitterà di questi tredici giorni che lo separano dal Parma per dare nuove energie alla squadra. Che, non bisogna dimenticarlo mai, sinora è stata protagonista di una stagione favolosa. E, se il campionato finisse oggi, sarebbe ai preliminari di Europa League. Mai mollare.

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