Bentornata Dea delle trasferte Ora vinci in casa con la Roma

Bentornata Dea delle trasferte Ora vinci in casa con la Roma
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Bentornata a casa, Atalanta. Dopo tre partite consecutive giocate lontano da Bergamo, i nerazzurri domenica contro la Roma giocheranno sul terreno amico alla ricerca di una vittoria che potrebbe anche regalare il potenziale quarto posto. Se per i tifosi è sempre importante avere vicino la squadra e sostenerla nell’impianto di Viale Giulio Cesare, i numeri dicono che l’Atalanta in trasferta ha un rendimento davvero importante sia in termini di punti conquistati che di gol realizzati.

 

 

 

Sono 5 le vittorie e 29 i gol fatti fuori. Nelle ultime due partite di campionato giocate a Reggio Emilia con il Sassuolo e a Frosinone, la Dea ha segnato undici gol subendone appena due. La Lega calcio ricorda che solo l’Inter nel 2017 era riuscita a insaccare più gol in due partite consecutive (5-1 a Cagliari e 7-1 in casa alla Dea), ma lontano dalle mura amiche è difficile se non impossibile trovare un exploit simile. Complessivamente, l’Atalanta ha finora giocato in stagione undici partite lontano da Bergamo raccogliendo 5 vittorie (Chievo, Bologna, Udinese, Sassuolo e Frosinone) e due pareggi (Roma e Milan) a fronte di quattro sconfitte semplicemente assurde.

Tolta la brutta frenata sul campo della Spal, la Dea ha perso a Firenze per un furto clamoroso del direttore di gara Valeri (rigore regalato a Chiesa), lasciando poi tre punti anche a Empoli (da 0-2 a 3-2) e a Genova (3-1 al termine di una corrida). Questo rendimento ha permesso alla Dea di segnare qualcosa come 29 reti in undici gare (media spaventosa) a una squadra che ha il grande merito di giocarsela sempre a viso aperto contro tutti gli avversari. Il particolare? A Frosinone, per quanto riguarda il campionato, l’Atalanta ha chiuso senza gol subiti per la prima volta in stagione.

 

 

Si torna a casa, fattore campo da far pesare. La sfida con la Roma di domenica è la prima di due gare che l’Atalanta giocherà davanti al pubblico amico in rapida successione. Dopo Napoli, Inter, Lazio e Juventus (due vittorie e una sconfitta oltre al pari con i bianconeri) i bergamaschi troveranno la quinta big del torneo davanti ai propri tifosi e l’obiettivo è quello di vincere per confermare anche in casa il rendimento esterno. Nelle nove gare giocate a Bergamo, i nerazzurri hanno vinto quattro volte (Frosinone, Parma, Inter e Lazio) pareggiando in due occasioni (Torino e Juventus), riuscendo a regalare grandi goleade ma anche incappando in stop difficili da digerire (Cagliari e Sampdoria oltre al Napoli).

Quando scende in campo un avversario che lascia giocare a calcio e permette di esprimere il proprio gioco, la Dea non ha grandi problemi a trovare la via della rete. Lo Zapata delle ultime settimane sarà invece fondamentale in tutte quelle partite dove le squadre ospiti si metteranno arroccate in difesa a protezione della propria porta: l’anno scorso con Petagna si cercava molto la manovra di accerchiamento, adesso si può anche scegliere la palla “in the box” per il colombiano con altissime probabilità che arrivi la conclusione vincente.

 

 

Il più atteso? Josip Ilicic. Ripensando alle gare interne di questa stagione, il protagonista più atteso è senza dubbio Josip Ilicic. Il campione sloveno ha finora regalato grandi lampi di classe a Verona contro il Chievo e a Reggio Emilia con il Sassuolo (due triplette), ma davanti al pubblico amico non ci sono state ancora grandi gioie. Nonostante prestazioni decisamente positive, i tifosi ricordano ad esempio i 2-3 gol clamorosamente falliti contro l’Inter e aspettano uno squillo da tre punti.

Dopo i mesi difficili passati ai box per il batterio che gli ha causato la brutta infezione al collo, Ilicic è tornato a giocare da titolare e nel nuovo assetto offensivo, con Papu suggeritore e Zapata cecchino infallibile, a lui resta quello splendido lavoro di raccordo che vive spesso di fiammate ma che, come a Cagliari in Coppa Italia, gli permette anche di passare oltre un tempo a distribuire palloni per i compagni sfiorando ripetutamente la rete. Bene, Josip, adesso è ora di colpire: c’è la Roma, giochiamo in casa e serve vincere.

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