Certezze ed enigmi di Gasp in vista del trittico da paura

Certezze ed enigmi di Gasp in vista del trittico da paura
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Paradossalmente, le prossime tre partite per l’Atalanta di Gasperini possono essere perfino più semplici di quella con il Crotone. Non siamo improvvisamente impazziti, non abbiamo perso il senso della misura né crediamo che Napoli, Fiorentina e Inter siano più scarse della formazione calabrese, ma c’è un dato di fatto che non si può tacere: contro avversari che giocano a calcio, la Dea si esprime molto meglio.

 

 

Udinese, Empoli e Crotone: solo difesa e contropiede. Negli ultimi mesi, a Bergamo abbiamo visto tre partite molto simili. Contro la formazione di Delneri, l’Atalanta ha fatto la sua parte per tutto il primo tempo ma il risultato ha premiato gli ospiti che sono passati alla prima occasione e hanno poi raddoppiato con un euro gol di Fofana. Nel match natalizio contro l’Empoli, stesso discorso: alla prima mezza occasione avversaria la Dea è andata sotto ma fortunatamente ci ha poi pensato Kessie (gol e azione del 2-1) a sistemare le cose. Sabato scorso contro il Crotone il concetto è stato estremizzato da un 4-5-1 disegnato da Nicola, come se il pareggio per il Crotone rappresentasse una svolta per la stagione con marcature strette, grande pressione e tante perdite di tempo con buona pace di un’idea pur minima di gioco che non si è mai vista. Ad inizio ripresa il tecnico Gasperini ha cambiato un po’ le carte in tavola e dopo il gol del vantaggio sono arrivate altre occasioni a legittimare una vittoria giusta ma molto sofferta. Contro Sampdoria e Cagliari, ma pure in casa del Torino, l’Atalanta è riuscita a fare molto meglio anche grazie ad un avversario che ha scelto di andare in campo per giocarsela e che ha pure creato qualche pericolo (solo con i doriani) prima di essere completamente sopraffatto (nel gioco prima che nel risultato) dai nerazzurri. A Palermo il concetto è stato ancora più chiaro, ma in quell’occasione la differenza di valori ha inficiato fin troppo il risultato finale.

 

 

Napoli, Fiorentina e Inter: in campo a viso aperto. Nelle prossime tre giornate, l’Atalanta ha la possibilità di far capire a tutti che è davvero pronta per il grande sogno. In casa dei partenopei, dentro uno stadio che quando spinge è davvero pesante per le squadre avversarie, i nerazzurri dovranno prima di tutto scendere in campo senza paura. Il risultato è secondario, la pressione di andare in Europa non può e non deve condizionare perché c’è ancora tutto il tempo per ottenere i punti necessari anche dopo la gara di sabato. I tifosi vogliono una cosa sola: la Dea in campo a testa alta e senza paura. Contro la Fiorentina, nel turno successivo, i ragionamenti sullo scontro diretto potranno avere un peso diverso e magari ci sarà qualche squalificato, ma i Viola saranno nel bel mezzo di due turni di Europa League e i bergamaschi potranno contare sulla spinta del proprio pubblico. Anche in questo caso, l’obiettivo non può che essere quello di andare in campo per fare quello di cui tutti siamo consapevoli: giocare a calcio con le armi che tutta la Serie A ha ormai imparato a conoscere. Sul campo dell’Inter, a metà marzo, l’Atalanta avrà completato il suo trittico complicato, ma se all’andata nessuno poteva prevedere i 7 punti poi conquistati, oggi è chiaro come la Dea non parta mai battuta e possa giocarsela con tutti. Se anche arrivassero tre sconfitte, l’Atalanta sarebbe in piena corsa e avrebbe comunque gli stessi punti ottenuti un girone fa visto che oggi, dopo la partita con i calabresi, sono ben 7 i punti in più conquistati.

 

 

Diffidati e Nazionali: i veri punti di domanda. Se dal campo arrivano solo tante splendide certezze, le convocazioni per lo stage in Nazionale di Conti, Caldara, Spinazzola e Petagna lasciano un po’ di preoccupazione a Gasperini. Era tutto programmato da tempo, i ragazzi si sono allenati a Bergamo lunedì pomeriggio prima di partire con un autista alla volta della Toscana, ma stare via per due allenamenti su quattro dei prossimi giorni non è il massimo. Nessuno dei giovani convocati da Ventura ha un cambio pronto e in grado di garantire lo stesso rendimento. Oltre agli impegni in Nazionale, a turbare il sonno del mister ci sono i ben sei diffidati che potrebbero essere presto squalificati. Conti (nove ammonizioni), Masiello, Freuler, Kessie, Kurtic e Gomez (quattro ammonizioni) sono sul filo del rasoio e sperare che tutti possano giocare tutte le prossime tre sfide è una speranza più che una concreta possibilità. L'obiettivo è ovviamente quello di non vedere squalifiche multiple e per questo serviranno testa e attenzione sia in campo che in panchina nelle prossime settimane.

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