Chi è Gollini, il giovane 21enne che la Dea vorrebbe tra i pali

Chi è Gollini, il giovane 21enne che la Dea vorrebbe tra i pali
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Il nuovo portiere dell’Atalanta sarà Pierluigi Gollini. Nei giorni in cui Marco Sportiello sta chiudendo con la Fiorentina, il nome più gettonato per sostituirlo è quello dell’attuale estremo difensore dell’Aston Villa, che milita nella Championship inglese (la Serie B d’oltremanica). Ma chi è questo ragazzone che nonostante la giovane età ha già un campionato di Serie A alle spalle? Che contributo può dare e come possono cambiare gli scenari futuri in caso sia veramente lui il nuovo portiere a disposizione di Gasperini?

 

pierluigi-gollini

 

Chi è Pierluigi Gollini. Nato a Bologna il 18 marzo 1995, Gollini è un portiere dalle doti fisiche importanti. Con i suoi 190 centimetri di altezza per circa 80 kg, il ragazzo rappresenta uno delle prospettive più interessanti del panorama italiano. Cresciuto nel vivaio della Spal, Gollini passò alla Fiorentina del direttore sportivo Pantaleo Corvino per una cifra molto importante. Si parla di oltre 450 mila euro sborsati dalla dirigenza viola per un ragazzo di appena 15 anni. Le sue prestazioni furono da subito ottime e l’esperienza si arricchì con diverse chiamate con le nazionali giovanili, ma nel 2011 il giovane bolognese diventò protagonista di un caso particolare. Il Manchester United di Sir Alex Ferguson decise di puntare forte su di lui, la Fiorentina rimase spiazzata e quando Gollini volò in Inghilterra per giocare nella squadra di miti come Giggs, Rooney e Rio Ferdinand, la società gigliata andò su tutte le furie. A soli 16 anni, per tre anni il giovane portiere visse la grande esperienza inglese nella squadra giovanile dei Red Devils. Il percorso di Gollini con il Manchester si interruppe nel luglio 2014: svincolato, tornò in Italia con la maglia dell'Hellas Verona (era il terzo portiere), esordì in Serie A e giocò un grande torneo di Viareggio. Complessivamente, a 22 anni da compiere, il ragazzo vanta 29 presenze nella nostra massima serie e 20 con l’Aston Villa nella stagione in corso.

 

Pierluigi-Gollini (1)

 

Il suo ruolo nella Dea. Il portiere in Inghilterra ha giocato praticamente sempre fino a Natale, poi le voci di mercato e il possibile ritorno in Italia hanno cambiato po’ gli scenari, ma sulle sue qualità non c’è molto da discutere. Gollini tra i pali è molto bravo, nelle uscite deve cresce ancora ma l’anno passato, con la maglia del Verona, è stato tra i migliori nonostante la retrocessione. Il suo ingaggio per l’immediato significa avere un giovane dietro al titolare Berisha, ma le gerarchie, soprattutto con Gasperini, non sono affatto definite a prescindere. L’ingaggio avverrà con ogni probabilità in prestito con diritto di riscatto, le cifre le scopriremo ma saranno certamente inferiori rispetto ai sette milioni che servono per riscattare dalla Lazio l’attuale numero uno orobico. La cifra varierà comunque in base a quanto verrà incassato per Sportiello (tra i 6 e gli 8 milioni), quindi si tratta solo di strategia: Berisha è una sicurezza ma costa, Gollini è più giovane ma ha doti importanti e necessiterebbe di giocare. Tutto questo con il giovane Radunovic (in prestito ad Avellino, classe 1996) che sta crescendo e che rappresenta però già un valore per la Dea, essendo anche nel giro della sua Nazionale.

 

Lazio-Atalanta

 

Esce Sportiello, entra Gollini: Atalanta più giovane. Nelle prossime ore, dunque, dalla formazione nerazzurra uscirà Marco Sportiello ed entrerà Pierluigi Gollini. In attesa della riprova del campo, la società orobica dimostra di continuare nel solco della politica legata ai giovani di grande valore. Il prodotto del vivaio orobico è del 1992, il prossimo nuovo arrivo è di tre anni più giovane ma ha già un campionato e mezzo tra i professionisti (in Italia e in Inghilterra) che ne certifica la maturità. Non è dato sapere a priori se, dal punto di vista tecnico, Gasperini avrà un vantaggio, ma con questa mossa è indubbio che l’Atalanta si mette in una posizione di forza importante rispetto al recente passato. Con Sportiello quasi separato in casa e Berisha solo in prestito (nonostante il riscatto fissato) è evidente che a medio termine il problema portiere si sarebbe posto. Gli incassi dalle cessioni di Caldara e Gagliardini permettono di avere ampio margine di manovra, ma avere fondi a disposizione non vuol dire per forza dover buttare i soldi dalla finestra. Da qui a fine campionato magari si proverà a trattare con Lotito, ma farlo con Gollini alle spalle di Berisha permette alla Dea di avere argomenti interessanti per non farsi prendere per la gola dal presidente laziale.

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