Ecco come sarà la nuova Dea targata mister Rolando Maran

Ecco come sarà la nuova Dea targata mister Rolando Maran
Pubblicato:
Aggiornato:

Come potrebbe essere l’Atalanta di Maran? In attesa delle necessarie conferme ufficiali sull’ingaggio del tecnico trentino, proviamo a scoprire qualcosa in più sul prossimo allenatore nerazzurra. Fisicamente simile a Colantuono (dalla Tribuna, guardando quella "pelata", sembrerà di osservare il mister di Anzio), in realtà Maran è molto diverso dal recordman di presenze sulla panchina atalantina di tutti i tempi. Scavando un po’ nel suo passato si trovano spunti interessanti, nessun assolutismo tattico e tanti piccoli dettagli che rendono il futuro tecnico atalantino molto più simile a Edy Reja di quanto si possa pensare. Con questa scelta, la società vuole iniziare un nuovo progetto tecnico che garantisca continuità in Serie A, in attesa (chi lo sa) di avere lo stadio pronto per l’Europa. Servirà tempo, ci saranno investimenti importanti da fare sulle strutture, e dunque ben venga un allenatore con il profilo di Maran.

 

maran e paloschi chievo

 

I suoi modi, le sue richieste, la sua tattica. Rolando Maran è un allenatore di cui quasi tutti i suoi ex calciatori parlano molto bene. Nello spogliatoio, racconta chi è stato suo collaboratore, impone poche regole e tende a farle rispettare in modo rigoroso, cercando di trattare tutti i componenti della tosa allo stesso modo: giovani e giocatori più esperti, campioni e gregari. Dal punto di vista del gruppo che avrà a disposizione, non è un mister abituato a mettere dei paletti o a fare richieste perentorie: a Varese, a Catania e a Verona sponda Chievo ha sempre lavorato con quello che la società gli ha messo a disposizione, cercando di plasmare la squadra sulle caratteristiche dei giocatori in organico. La sua storia ci dice che non ha un modulo preferito. Probabilmente il segno distintivo è la difesa a 4, ma in linea generale ritroviamo la volontà di far rendere al massimo tutti i suoi ragazzi: a Varese, in Serie B, ha giocato con il 4-4-2, per poi passare al 4-3-3 impostato da Montella a Catania e ritrovandosi infine a giocare con il 4-3-1-2 al Chievo dopo essere passato anche dal 4-2-3-1, che a Bergamo abbiamo visto proprio negli ultimi mesi con Reja. È spesso definito un "aziendalista", nel senso che non scarica mai le colpe sui dirigenti ed è abituato a prendersi le proprie responsabilità lavorando sodo durante tutta la settimana per arrivare alla domenica più preparato che mai. Da questo punto di vista, chi negli ultimi mesi lo ha vissuto da vicino ogni giorno lo considera molto vicino all’indole bergamasca.

 

Maran e il Papu Gomez a Catania

 

Gomez, Kurtic e De Luca: i giocatori che lo conoscono già. Nella rosa atalantina, in attesa del mercato, ci sono 3 elementi che in passato hanno lavorato con Maran ottenendo grandi risultati. A Varese, il tecnico trentino ha contribuito in modo determinante all’esplosione di Jasmin Kurtic e di Giuseppe De Luca. Il numero 27 atalantino, nazionale sloveno, era arrivato in Italia dal Gorica e dopo qualche sporadica apparizione a Palermo si affermò proprio con la maglia biancorossa, collezionando 38 presenze e segnando 2 gol nella rincorsa alla Serie A che, purtroppo per i varesini, si concluse contro la Sampdoria. Nella stessa stagione, il giovane De Luca (20 anni) venne promosso stabilmente in prima squadra e proprio con Maran in panchina segnò 11 gol (oltre ad un assist) in 34 partite di campionato e 4 di play-off. Quell’exploit convinse l’Atalanta ad acquistarlo e chissà che il brevilineo attaccante di Angera, oggi a Bari, non possa tornare protagonista a Bergamo con in panchina l’allenatore che lo ha lanciato. Gomez, invece, ha vissuto con Maran la fantastica stagione dei 56 punti a Catania. Gol e prestazioni le conosciamo tutti, ma quello che forse in pochi sanno è che il Papu ha una grandissima considerazione sia del tecnico che del preparatore atletico Roberto De Bellis. Con questi presupposti, è scontato che il numero 10 argentino appena diventato italiano resti a Bergamo con ancora più convinzione.

 

roberto de bellis preparatore del neri e maran

[Roberto De Bellis, preparatore atletico di Maran]

 

Il preparatore De Bellis e il direttore tecnico Sartori. Nei prossimi mesi Maran imparerà a conoscere Bergamo e i tifosi atalantini, ma vicino a lui ci saranno due uomini che saranno preziosissimi. Il primo è Roberto De Bellis, preparatore atletico in passato di Del Neri e ora di Maran: è l’uomo che dovrà far correre la Dea. Nell’Atalanta di Del Neri, proprio De Bellis riuscì a costruire una macchina quasi perfetta con pochissimi infortuni muscolari e grande rendimento atletico a supporto degli schemi del baffo di Aquileia. Lui ha vissuto la realtà di Bergamo e sa perfettamente cosa è l’Atalanta per la sua gente. Tra i giocatori si parla di un autentico maestro nel suo settore di competenza e le esperienze con la Juventus e la Sampdoria prima di Catania e Chievo sono una garanzia da questo punto di vista. Anche e soprattutto perché il Prof. (va chiamato così perché è anche docente universitario) ha sempre avuto una statistica ottima in tema di problemi muscolari: con il suo lavoro, pochissimi infortuni. Ultimo, ma non meno importante, il direttore tecnico Giovanni Sartori. Maran lo conosce bene perché i due sono stati assieme al Chievo quando il mister era ancora giocatore, dunque il tecnico sa come lavora l’uomo mercato e Sartori conosce bene lo spessore umano del tecnico. Le prossime settimane saranno determinanti per la costruzione del prossimo gruppo e una sinergia totale tra Maran e Sartori non può che essere un buon viatico per l’Atalanta che verrà.

Seguici sui nostri canali