La quota cento dell'Atalanta settima in Europa per i gol

La quota cento dell'Atalanta settima in Europa per i gol
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La domanda sorge spontanea: vi siete resi conto che l’Atalanta rischia seriamente di segnare cento gol in partite ufficiali nella stagione 2018/2019? La squadra nerazzurra è al comando della classifica di serie A per quanto riguarda i gol segnati, ma allargando il discorso alle partite ufficiali il conto è presto fatto: 71 gol in 31 gare, con 15 partite di campionato ancora da giocare più due sfide di Coppa Italia e magari il sogno di arrivare a Roma per la finale del 15 maggio. In totale, sarebbero 49 gare stagionali contro le 50 dell’anno scorso.

 

 

Nessun confronto, stagione record. Il primo concetto da sottolineare riguarda l’unicità dell’annata che stiamo vivendo. È paradossale ricordare oggi come il primo obiettivo della stagione è stato fallito per colpa di un doppio 0-0 contro il Copenaghen, una squadra che oggi è la macchina da guerra sotto rete che tutti conosciamo non è riuscita a sfondare la porta degli scandinavi, nonostante qualcosa come 42 tiri in due partite e una lotteria dei rigori sfortunata e da dimenticare. Quella sera nella capitale danese oltre seicento bergamaschi pensavano che il giocattolo si fosse definitivamente rotto e invece Gasperini ha presto tutti in contropiede.

Con una punta come Zapata già arrivata a 21 gol stagionali e 17 marcatori diversi che hanno messo il loro nome sul tabellino in tutte le competizioni, il segreto di questa squadra è che ci sono una serie infinita di soluzioni. Se vai a segno ininterrottamente da quindici gare (il record è di 17) significa che non hai un solo spartito, ma che puoi attingere a piene mani dal gruppo e dalle migliori caratteristiche dei giocatori al punto da reggere il confronto anche con le migliori squadra del continente. Sia singolarmente che di squadra: l’Atalanta è ormai una grande sul campo.

 

 

Media gol in campionato: Dea a 2,17. Nei giorni scorsi, dopo la sfida alla Spal, sono stati aggiornati i numeri relativi alla media gol delle big europee ed è clamoroso vedere a che livello siano i nerazzurri. Con 2,17 gol a partita (50 in 23 sfide) l’Atalanta è settima in Europa: i migliori sono i francesi del Paris Saint Germain (3,13), al secondo posto troviamo il Manchester City (2,74) e il Barcellona (2,6) con Borussia Dortmund, Liverpool e Bayern Monaco a riempire la classifica prima dell’Atalanta.

Il confronto è un gioco, nessuno può pensare di paragonare budget e dimensione delle società citate con la piccola grande Atalanta di Gasperini, ma intanto è incredibile vedere che Tottenham, Arsenal, Manchester United e Real Madrid (oltre alla Juve, non dimentichiamolo) siano dietro nella capacità di insaccare durante una partita rispetto ai nerazzurri. Non si tratta di fare voli pindarici, ma di guardare la matematica: se sistemiamo un attimo le amnesie difensive, qui c’è davvero la possibilità di sognare in grande.

 

 

Il paradosso? Mancano punizioni e rigori. In tutta questa abbondanza ci sono almeno due problemi che bisogna risolvere velocemente: punizioni e rigori. L’Atalanta segna da calcio piazzato con il cross in mezzo e un paio di soluzioni già viste molte volte (palla sul primo palo e spizzata in allungo o mucchio selvaggio al centro), ma non abbiamo ancora segnato nessun gol su punizione diretta. In campo ci sono specialisti come Gomez e soprattutto Ilicic, ma non c’è stata ancora nessuna occasione in cui abbiamo potuto sobbalzare dal seggiolino per una pennellata alla Del Piero o alla Cristiano Doni sotto l’incrocio dei pali.

Nemmeno le occasioni più grandi, parliamo dei calci di rigore, mettono poi tutta questa sicurezza. Tralasciando la serata di Copenaghen, in campionato l’Atalanta ha avuto tre calci di rigore a favore, ma solo uno (Zapata a Genova) è stato trasformato: Ilicic nella stessa partita contro il Grifone e Zapata contro la Roma hanno fallito la più grande delle occasioni e in generale questo fondamentale non lascia tranquilli. L’anno scorso anche Gomez è incappato in alcuni errori pesanti (su tutti il penalty fallito contro la Juventus in Coppa Italia) ed è palese che bisogna trovare una soluzione: per la Champions League nessun dettaglio va lasciato al caso.

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