Il curriculum di Gasperini Una scelta a misura di Dea

Il curriculum di Gasperini Una scelta a misura di Dea
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Inizia la settimana che sancirà l’arrivo ufficiale di Gianpiero Gasperini come allenatore dell’Atalanta. Il mister di Grugliasco ha risolto sabato il suo contratto con il presidente del Genoa Enrico Preziosi. Ufficialmente la chiusura con i liguri arriverà oggi o al massimo domani e subito dopo toccherà alla società orobica comunicare l’inizio della nuova avventura del tecnico piemontese alla guida dei nerazzurri.

Gasperini firmerà con l’Atalanta un contratto di 2 anni (stagioni 2016/2017 e 2017/2018) a circa 800mila euro a stagione, nell’accordo verrà inserita anche un’opzione per il campionato 2018/2019 con la piena soddisfazione di tutte le parti: l’Atalanta si garantisce il futuro con uno degli allenatori a cui puntava, Gasperini ricomincia subito a lavorare forte di una buonuscita dal Genoa (qualcuno parla di 400mila euro, altri di 600mila) e nelle prossime due stagioni potrà misurarsi in prima squadra con la quinta piazza della sua carriera (Bergamo arriva dopo Crotone, Genova, Milano sponda Inter e Palermo), mentre Preziosi risparmierà parecchi soldi (oltre 4 milioni di euro considerando il lordo) e potrà presto annunciare Juric (ex Crotone) come nuovo tecnico.

 

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Uno dei migliori insegnanti di calcio. Sposato con Cristina e padre di Davide e Andrea, Gianpiero Gasperini (classe 1958), a detta degli addetti ai lavori è un vero e proprio insegnante di calcio. Partito dalle giovanili della Juventus, nelle sue esperienze alla guida di prime squadre ha sempre lavorato molto sul campo proponendo e insegnando calcio ai suoi giocatori. Il suo credo tattico è il 3-4-3, ma nel tempo alcune variabili hanno contribuito a renderlo più malleabile e il suo tridente, ad esempio, ha spesso visto un centrocampista con licenza di svariare e un’ala pura giocare ai lati del centravanti.

Con i giocatori e i collaboratori è un martello, si dice che abbia grande cultura del lavoro e da questo punto di vista i bergamaschi non potranno che apprezzarlo. In attesa della presentazione ufficiale si sa già che arriverà all’ombra di Città Alta con un paio di collaboratori, ma certamente non con uno dei preparatori atletici che lo hanno affiancato al Genoa. Da questo punto di vista, la società sta lavorando a una soluzione che potrebbe essere interna oppure di continuità rispetto al passato: Febbrari, il preparatore di Reja, ha già lavorato con squadre in cui non era il goriziano il primo allenatore (ad esempio la Roma) e ad esempio potrebbe essere lui a curare la corsa della nuova Atalanta.

 

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Domanda scontata: l’Atalanta con Gasperini fa la scelta giusta? Passata la mezza bufera Maran con l’allenatore trentino che è rimasto al Chievo, gli appassionati bergamaschi si chiedono se Gasperini sia la scelta giusta: numeri alla mano, in attesa del campo, la risposta è confortante. Che le sue squadre giochino bene è un dato di fatto, così come i suoi risultati in serie A: i numeri sono lì da vedere. L’ormai ex mister del Genoa allena in serie A da 9 stagioni consecutive, i campionati che lo hanno visto protagonista per intero sono 5 (tutti con il Genoa) e i risultati sono ottimi: 48 punti nella stagione 2007/2008, 68 punti nella stagione 2008/2009 con quinto posto in classifica e qualificazione all’Europa League, 51 punti nel 2009/2010, 59 punti nel 2014/2015 con sesto posto finale e qualificazione all’Europa League per finire poi con i 46 punti del campionato 2015/2016.

Aritmeticamente parlando, per l’obiettivo salvezza dell’Atalanta e fino a quando non sarà risolto il nodo stadio, Gasperini è una garanzia: nei 5 campionati presi in esame, la media è di 54,4 punti a stagione, più alta del record che nell’anno del -6 (stagione 2011/2012) Colantuono con la Dea fissò a quota 52 punti. Le due qualificazioni ottenute con il Genoa all’Europa League sono poi la ciliegina sulla torta: l’Atalanta ha ingaggiato uno dei 3-4 tecnici su cui puntava da alcune settimane, uno dei migliori tecnici italiani che cerca conferme importanti anche lontano dalla sua Genova.

 

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Squadre smontate ogni 6 mesi: Gasp sempre sul pezzo. Nelle 5 esperienze descritte in cui Gasperini ha potuto allenare dalla prima all’ultima giornata (escludendo dunque Inter, Palermo e due volte il Genoa in cui è stato esonerato o richiamato), il mister ha potuto contare su grandi giocatori ma ha anche dovuto lavorare con gruppi pesantemente cambiati ogni 6 mesi. Il Genoa 2007/2008 ha fatto leva sui 19 gol di Borriello e in quel gruppo c’erano anche Di Vaio, Ledesma e il difensore attualmente a Bergamo Andrea Masiello; l’anno successivo Gasperini arrivò quinto con Milito (24 gol in campionato) e Thiago Motta (c’erano anche Biava e Papastathopoulos in difesa). Nel 2009/2010 ecco Perin, Palacio, Crespo, Floccari ed El Shaarawy per una squadra che a fine stagione venne nuovamente rivoluzionata, ma che grazie a Gasperini regalò ottimi giocatori al panorama nazionale.

Nelle stagioni 2014/2015 e 2015/2016, il grado di difficoltà che il mister ha dovuto affrontare si è perfino alzato: il primo campionato è iniziato con Antonelli, Matri, Pinilla e Sturaro ed è poi finito (dopo il mercato di gennaio) con Niang, Pavoletti, Borriello e Laxalt, mentre l’ultimo ha visto partire Perotti verso la Roma con Suso in arrivo dal Milan a gennaio, dopo che ad agosto la rosa è stata rivoluzionata con una ventina di cessioni e una decina di acquisti. Gasperini non si è mai demoralizzato e solo nell’ultima stagione ha contribuito alla crescita di Izzo (classe 1992), Ansaldi (1986, arrivato dall’Ateltico Madrid) e soprattutto Pavoletti(1988, 14 gol in 25 presenze): gli hanno smontato il giocattolo ogni 6 mesi, lui ha sempre ottenuti i risultati e i giocatori sono spesso esplosi.

 

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I primi giorni a Zingonia: c’è la preparazione da organizzare. Dopo la firma e la presentazione ufficiale, per Gasperini e i dirigenti atalantini ci sarà parecchio lavoro da fare. Il ritiro è in programma tra un mese (si parte per Rovetta il 10 luglio, i test a Zingonia inizieranno qualche giorno prima) e dunque mister, staff tecnico e dirigenti dovranno mettere a punto tutti i dettagli. Ad esempio, sarà curioso vedere come Gasperini organizzerà il lavoro di Rovetta e le amichevoli, una di queste potrebbe essere nuovamente in Europa come accaduto nella passata stagione quando si giocò a Londra con il Qpr.

Nelle ultime stagioni la squadra rimaneva in ritiro al Gran Hotel Presolana di Bratto per 3 settimane, Gasperini con il suo Genoa ha spesso fatto il ritiro in Austria a Neustift, ma è rimasto lontano dalla sede solo per una decina di giorni. Con l’Atalanta il nuovo allenatore lavorerà in Valseriana a una trentina di chilometri dalla città (non a oltre 500 come in passato con il Grifone) e quindi qualcosa potrebbe cambiare. Nelle ultime stagioni Colantuono prima e Reja poi avevano organizzato almeno 2 amichevoli la settimana mentre il Genoa di Gasperini normalmente giocava una gara dopo circa una settimana di ritiro e una in chiusura. Le sedute di allenamento svolte dal tecnico di Grugliasco erano quasi sempre sul campo, doppie ogni giorno con una pausa ogni 5 allenamenti.

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