«E l'Atalanta?». Battute al bar al ritorno (in nave) da Cagliari

«E l'Atalanta?». Battute al bar al ritorno (in nave) da Cagliari
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«Bepo, Bepooooo!! ‘Ndo seret?? (dove eri)».

Arrivo al bar al solito orario ma il Bepo non c’è. È successo anche il giorno prima, appena sceso dall’aereo di ritorno da Cagliari, il caffè in centro era quasi obbligatorio ma al bancone, il deserto. Oltre 24 ore più tardi, ecco il compagno di chiacchiere atalantine far capolino dalla porta a vetri e il motivo del ritardo è presto spiegato.

«Fabio, fighet: te va con l’aereo, me con la naf (tu vai con l’aereo, io con la nave)».

«Come con la nave? Eri con i ragazzi della Curva?».

«So matt. La Mariuccia mi ha detto “ala to età, ie laur de fa?” (alla tua età sono cose da fare?), ma stavolta ho voluto fare la follia. Tre giorni in giro con i ragazzi della Curva. Che avventura!».

«E io che pensavo di essere matto. Divertito? Cosa mi dici della partita?».

«Siamo una squadra bellissima Fabio. Giochiamo sempre a calcio, i risultati così non possono che arrivare e infatti ci siamo regalati la Juve. Il 2-0 di Cagliari è perentorio, netto e giustissimo: mi à ciapàc a sbalunade (li abbiamo presi a pallonate)».

«Brao Bepo, ben detto».

«E fam di ergot de Palomino...».

«Spara Bepo, spara...».

«I procuratori sono una brutta categoria. I pensa adoma ai solcc (pensano solo ai soldi). Ardega alla Wanda Nara. Palomino è un bravo ragazzo, a Bergamo si trova da Dio. Cosa sia successo settimana scorsa è difficile saperlo fino in fondo ma di certo bisogna tenerlo tranquillo. Al se ‘ncasa mai…».

«Bepo io non ho conferme sull’allenamento saltato, ma oltre a quello ci sono le scelte del mister che lo ha prima convocato e poi fatto giocare. Di fronte a simili ammutinamenti il mister darebbe fuori di matto...».

«Brao Fabio. E poi in campo si vede proprio che non ci sono problemi: ha giocato una partita perfetta...».

 

 

«E adesso c’è la Juve!».

«Noooooooo!!! Fabio, di mia cagade (non dire stupidaggini). Adesso c’è il Frosinone!».

«O capit, era per dire...».

«Prima il Frosinone, poi la Roma e poi la Juve. Le grandi squadre mettono sempre in fila gli impegni e quello che arriva è quello più importante».

«Bepo, stai diventando un fighetto. Dom docà...».

«Pota Fabio, se a Frosinone non vinci siamo punto e a capo. Per esaltarsi davvero bisogna dare continuità ai risultati e arrivare alla sfida con la Juve avendo battuto Frosinone e Roma non è la stessa cosa di arrivarci con due pareggi».

«Chiaro che hai ragione, ma mi spiazzi. Non mi aspettavo un punto di vista così tranquillo e ponderato.. Bravo Bepo!».

 

 

«Presidente, presidente, presidenteeeee!!».

Come avrete capito, il Bepo vede il presidente Antonio Percassi passare davanti al bar. Il numero uno degli orobici è di fretta ma un sorriso e un saluto non li nega mai.

«Buongiorno! Quanto entusiasmo, buongiorno Gennari».

«Salve pres, tutto bene? A Cagliari ci siamo divertiti!».

«Presidente, vinciamo la Coppa Italia e arriviamo quarti in campionato! Se lo segni, lo dice il Bepo».

«Fate i bravi, pensiamo prima alla salvezza che è ancora lunga. A lei Gennari lo dico sempre, bisogna stare tranquilli e non fare voli troppo alti. Stiamo bene, si vede che ci divertiamo e divertiamo. Ma andiamo un passo alla volta. Adesso vi devo salutare, grazie dell’entusiasmo che ci mettete sempre!».

«Presidente, io sono un semplice tifoso ma mi spello le mani ogni volta che vedo la squadra e sogno in grande. Tutto è possibile!».

Il Bepo è felice, si capisce lontano un chilometro che avrebbe voluto fare qualche domanda in più ma probabilmente l’emozione stavolta è stata tanta.

«Bepo, ta set blocat.. (ti sei bloccato)».

«Fabio, era Antonio Percassi. Mia l’oltem di magasiner.. (non l’ultimo dei magazzinieri)».

«Volevi chiedere di mercato vero? Guarda che è tutto fermo, forse arriva Defrel ma è tutto da vedere».

«E io sono felice Fabio!».

«Alà fiaba! Ogni anno mi stressi con il mercato...».

«Si, ma stavolta è diverso: migliorare questa squadra è difficilissimo. E allora stiamo così, magari vedendo presto Kulu.. Kuluse.. Come si chiama?».

«Kulusevski! È forte e il Gasp stravede per lui. Bepo, vedrai che presto sboccia».

«Dai che ‘ndo Fabio..».

«Manera? Fresa?».

«Pota, l’è l’aniversare de matrimonio con la Mariuccia: iè 35 agn che la soporte...».

«Brao Bepo, cosa le compri di regalo?».

«La maglia dell’Atalanta! A manica longa, ades 'l fa frecc».

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