Ma questo Mancini che roba è? E bentornato caro Papu Gomez

Ma questo Mancini che roba è? E bentornato caro Papu Gomez
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Tutti bravissimi, voti da urlo e una squadra che se avesse giocato sempre così oggi sarebbe senza problemi tra le prime quattro della classifica. Le pagelle di Atalanta-Inter sono un fiume di bei voti, la squadra orobica demolisce l’Inter e chiude con quattro vittorie in quattro partite un segmento di campionato che tutti sognavamo così bello ma nessuno poteva immaginare tanto importante. A capo di tutti? Lui, Gian Piero Gasperini. L’uomo dei sogni.

 

 

Berisha 6: nessuna conclusione fino al riposo, un paio di uscite alte e nulla più. Ad inizio ripresa sbaglia il rinvio da cui nasce il rigore e subisce il pareggio su tiro dal dischetto che intuisce ma non riesce a parare. Per il resto non deve mai intervenire.

Toloi 8: sfiora il gol al 45’ con una spaccata da due passi, sarebbe solo una gemma se non fosse che gioca un primo tempo semplicemente stellare. A inizio ripresa è costretto a uscire per un brutto taglio in testa, sfortuna nera in una domenica da brivido per le assenze in difesa. (56’ Castagne 7: qualche giocata un po’ così ma anche tantissima corsa al servizio dei compagni. Ottimo ingresso).

Djimsiti 8,5: partenza formidabile, al 28’ chiude in modo provvidenziale su Icardi e mette in angolo e per tutta la gara è semplicemente da urlo. Non sbaglia nulla, all’ultimo minuto regolamentare si concede il lusso di segnare anche il suo primo gol con la Dea nel giorno in cui non doveva nemmeno giocare. L’ennesima vittoria di Gasperini.

Mancini 9: in avvio va ancora vicino al gol, non soffre mai Politano che viene dentro al campo dalla sua parte ed è sempre più una certezza. Sfortunato in avvio di ripresa con la deviazione di mano che vale il rigore per l’Inter, si riscatta con il terzo gol consecutivo che vale il 2-1 e scatena il pandemonio. Chiude in modo sontuoso, grande partita.

 

 

Hateboer 8: fermato dal fuorigioco e da uno strepitoso Handanovic al 4’, spacca lo 0-0 con una deviazione sul secondo palo alla Conti e per tutta la gara si applica alla grande, anche quando passa difensore centrale al posto di Toloi.

De Roon 8: fino al riposo i tre centrocampisti dell’Inter non la prendono mai, eppure sono in tre contro lui e Freuler. Dettagli. Anche nella ripresa continua a giocare alla grande, prestazione da applausi.

Freuler 8,5: vale lo stesso discorso fatto per de Roon, la differenza è che ci mette pure un paio di buone giocate come quella in verticale per Toloi a fine primo tempo. Nel finale ha pure la lucidità di smistare palloni molto interessanti nella zona pericolosa. Definitivamente tornato.

Gosens 8: cross millimetrico per Hateboer in occasione del vantaggio, al 30’ ci prova con un bel sinistro al volo ma Handanovic è attento. Primo tempo da applausi degno del miglior Spinazzola. Anche nella ripresa non sbaglia nulla ed è encomiabile per continuità d’azione.

 

 

Gomez 9: cross velenoso su cui D’Ambrosio colpisce un auto-palo, fa ammonire Skriniar ed è imprendibile per tutto il primo tempo. Nella ripresa cala giusto dieci minuti, chiude la giornata con un gol da urlo che fa ammattire tutti (giornalisti compresi) e lo riconsegna decisivo anche al tiro.

Ilicic 8: parte alla grande, ma al 22’ fallisce un gol semplicemente pazzesco da zero metri con Mancini a un passo da lui e la porta spalancata. Continua a giocare molto bene anche nella ripresa, mette sulla testa di Mancini e Djimsiti i palloni del 2-1 e del 3-1 e prende meno del Papu solo per gli errori del primo tempo.

Zapata 8: primo squillo al 4’ con destro da fuori e paratissima di Handanovic; al 36’ salta due volte Miranda e calcia fuori di pochissimo. Fino al riposo è portentoso. Nella ripresa scappa due volte con azioni di rara potenza ed esce al 71’ tra gli applausi di tutto lo stadio. (71’ Pasalic 7,5: entra benissimo, in quel momento serve far legna in mezzo ma ha la lucidità di far ripartire l’azione e crea pure i presupposti per il gol. Bravissimo).

Gasperini 10+: quest’uomo qui ci sta facendo godere come nessuno pensava fosse possibile. Perde pezzi ma non conta nulla, il “Profeta” ha ormai ammaliato tutti con una mentalità da grande squadra che consente alla Dea di schiantare una squadra che l’altro giorno ha giocato con il Barcellona tritando l’avversario in ogni zona del campo. Prestazione stellare, l’Atalanta è grandiosa.

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